Roma (NEV), 2 dicembre 2015 – A Parigi, nonostante lo stato di assedio dopo la strage terrorista dello scorso 13 novembre, le chiese cristiane e numerose organizzazioni ecumeniche, insieme ad altre comunità di fede, stanno facendo sentire forte la propria voce a favore della giustizia climatica.
Apertasi nella capitale francese lo scorso 30 novembre, la Conferenza delle parti sul clima (COP21) vede riuniti leader politici ed esperti di 190 paesi del mondo: guardati a vista dal “popolo dei pellegrinaggi” – coloro che hanno partecipato ai People’s Pilgrimage confluendo a Parigi da ogni parte del globo, a piedi o in bicicletta – hanno 12 giorni di tempo per mettere a punto un programma audace in grado di “salvare il pianeta”, ma soprattutto, per trovare un accordo vincolante che contenga l’aumento della temperatura globale entro i 2°C. Lo chiedono numerosi leader religiosi, tra cui il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), Olav Fykse Tveit, e lo hanno chiesto ben 1.780.528 persone in tutto il mondo, che hanno apposto la propria firma in calce alla petizione interreligiosa indirizzata ai leader politici riuniti alla COP21. Questa stessa petizione lo scorso 28 novembre, alla viglia della COP21, è stata consegnata a Nicolas Hulot, inviato speciale del presidente François Hollande per la protezione del pianeta, e a Christiana Figueres, segretaria esecutiva della UNFCCC, in presenza di 400 esponenti di comunità di fede: tutti insieme hanno partecipato nella sala della Legione d’onore di Saint-Denis (Parigi) alla cerimonia “Le religioni per il clima”. Per l’occasione sono intervenuti, tra gli altri, l’attivista filippino Yeb Saño, che, da Roma, passando per Ginevra, è giunto a piedi a Parigi. Ma anche Thabo Makgoba, arcivescovo anglicano di Città del capo (Sudafrica); il pastore Kyoichi Sugino di Religions for Peace International; il card. Cláudio Hummes, arcivescovo emerito di Sao Paulo (Brasile) del Movimento globale cattolico per il clima; Mithika Mwenda, keniota e coordinatore della Pan African Climate Justice Alliance. A fare gli onori di casa il vescovo cattolico di Saint-Denis Pascal Delannoy, e il presidente della Federazione protestante di Francia (FPF), il pastore François Clavairoly. (Per seguire gli eventi a carattere religioso collaterali alla COP21 vai a www.cop21religions.org, oppure segui su Twitter @ourvoices2015, @wccpilgrimage, @Actclimate4all @Cop21Eglise).