Roma (NEV), 18 aprile 2018 – Dall’11 al 13 aprile scorsi una delegazione composta dai massimi esponenti della Conferenza delle chiese europee (KEK) si è recata in visita al Consiglio delle chiese del Medio Oriente (MECC), con sede a Beirut (Libano).
Un viaggio motivato dalla necessità delle chiese europee di approfondire le relazioni con le chiese della regione, soprattutto in un momento in cui il Medio Oriente è percorso da tensioni internazionali, a partire dal conflitto in Siria e dalla conseguente crisi dei rifugiati.
“La storia dell’Europa e quella del Medio Oriente sono da sempre intrecciate. Inoltre, il Medio Oriente è la culla della cultura europea occidentale e delle fedi monoteiste; come europei abbiamo bisogno di riscoprire questi legami di cultura, fede e tradizione”, ha sottolineato il segretario generale della KEK, Heikki Huttunen, durante la visita.
Tra gli esponenti religiosi incontrati dalla delegazione della KEK, la presidente ad interim del MECC, Souraya Bechealany e il patriarca Aphrem II della Chiesa siriaca ortodossa che sarà uno degli oratori principali della prossima Assemblea generale della KEK in programma a Novi Sad (Serbia) dal 31 maggio al 5 giugno prossimi.
La delegazione – composta oltre che dal già citato Huttunen, dal vescovo anglicano Christopher Hill, presidente dell’organismo ecumenico europeo, dalla pastore Karin Burkstand e dal metropolita Emmanuel di Francia, vice presidenti della KEK – ha inoltre avuto colloqui con il patriarca greco ortodosso di Antiochia, Giovanni X; il pastore Habib Badr, della Chiesa evangelica Nazionale di Beirut; dall’arcivescovo siro ortodosso Daniel di Beirut; e Aram I patriarca della chiesa apostolica armena.
Sulla via del ritorno la delegazione della KEK ha fatto tappa a Istanbul dove ha incontrato il patriarca ecumenico Bartolomeo I con il quale ha discusso alcuni aspetti della prossima Assemblea di Novi Sad.