Roma (NEV), 20 aprile 2011 – Il 26 aprile una delegazione interreligiosa organizzata dalla rivista Confronti si recherà in Israele e nei Territori palestinesi per consolidare le relazioni esistenti con gruppi, associazioni e chiese che, da una parte e dall’altra, lavorano per la pace e il dialogo. Un cammino di ascolto e intercessione che si concluderà il primo maggio. Aderisce anche la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) con la sua vicepresidente, la pastora Letizia Tomassone. “Alla luce degli ultimi fatti di violenza e morte, come l’attentato dinamitardo in Israele e le morti di due operatori di pace, quella dell’italiano Vittorio Arrigoni e dell’attore arabo israeliano Juliano Mer-Khamis, a Jenin, fondatore del “Freedom Theatre”, sentiamo forte il dovere di testimoniare la nostra vicinanza a due popoli martoriati da oltre sessant’anni di conflitto – ha dichiarato all’Agenzia NEV Letizia Tomassone –. Un viaggio, quello promosso dal mensile Confronti, certamente simbolico ma carico di afflato umano e spirituale. Ascoltare le voci delle due parti e le loro eventuali richieste è l’impegno che come Federazione delle chiese evangeliche ci siamo posti, per poi attivarci sulla base di ciò che abbiamo ascoltato e indirizzare il nostro impegno fattivo futuro”.
Da anni il mensile di “fede, politica e vita quotidiana” edito dalla Cooperativa Com Nuovi Tempi cerca di costruire “ponti” di comunicazione e cooperazione tra la società israeliana e quella palestinese: lo fa attraverso una serie di programmi di scambio tra giovani, educatori e personalità politiche e religiose. L’idea guida che anima questi progetti – alcuni dei quali finanziati dall’Otto per mille della Tavola valdese – è che la pace vada costruita dal basso, innanzitutto lavorando con quei settori della società civile israeliana e palestinese che accettano di misurarsi con la sfida del dialogo e dell’azione congiunta per la pace e la convivenza di “due popoli in due stati”.
Tra gli incontri previsti: il vescovo luterano Munib Younan, presidente della Federazione luterana mondiale (FLM); il vescovo latino Fouad Twal; il vescovo anglicano Sulheil Dawani e Abuna Faris, della Chiesa cattolica siriaca. Inoltre sono previsti incontri, tra gli altri, con professori universitari: Sami Basha dell’University of Hebron e, presso l’Università “Bezalel”, con il prof. Asher Salah e Yehuda Stolov dell’Interfaith Encounter Association. Verranno raccolte le testimonianze di comunità religiose e di intellettuali e rappresentanti politici delle due parti. Non mancheranno le visite a campi profughi come quello di Daisha a Betlemme, Kibbutz e al più importante museo della Shoah lo “Yad Vashem”.