Roma (NEV), 25 gennaio 2012 – Ottanta delegati sinodali provenienti da 17 paesi europei di 51 chiese evangeliche si sono incontrati lo scorso fine settimana presso l’Accademia evangelica di Bad Boll (Germania) per ragionare insieme sul tema “Liberi per il futuro”, che sarà anche il leitmotiv della prossima Assemblea generale della Comunione di chiese protestanti in Europa (CCPE) (vedi NEV 03/12). E’ la prima volta che membri di Sinodi protestanti europei (presidenti, segretari esecutivi, legali, diaconali) hanno ragionato insieme su come meglio rinsaldare i legami tra i vari Sinodi europei. In particolare hanno sottolineato l’importanza del significato che hanno i “parlamenti della chiesa” per il futuro delle stesse chiese.
All’incontro – promosso dalla CCPE e dalla Chiesa regionale del Württemberg – hanno partecipato dall’Italia il pastore Giuseppe Platone, presidente dello scorso Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, la pastora valdese Eliana Briante, nonché Christiane Groeben, presidente del Sinodo della chiesa evangelica luterana in Italia (CELI). Un primo bilancio “decisamente positivo” è stato espresso da Platone, che nel corso dei lavori è intervenuto con una relazione sul tema : “Che cosa significa per noi la libertà?”. “I protestanti amano la libertà! – ha affermato Platone -. Considerano indispensabili i metodi democratici nell’organizzazione della vita delle chiese e intendono partecipare attivamente alla costruzione di un Europa in cui giustizia e rispetto dei diritti umani non siano parole vuote”.
Il vicepresidente del Parlamento europeo Rainer Wieland intervenuto sul tema della crisi, ricordando lo spirito di pace che sta alla base della costruzione europea, ha salutato favorevolmente l’impegno dei Sinodi evangelici europei a favore dell’Europa.
Al termine dei lavori – in puro stile sinodale – è stata approvata a larga maggioranza una dichiarazione comune che mette a fuoco le seguenti priorità: rafforzare il confronto tra i Sinodi protestanti europei; valorizzare il metodo democratico nella vita delle chiese evangeliche di cui il Sinodo è espressione irrinunciabile; partecipare responsabilmente alla costruzione dell’Europa in crisi valorizzando quanto espresso nella Charta Oecumenica e sottolineando la vicinanza alle persone; partecipare al processo che da qui porterà al 2017, quando si celebrerà il 500esimo anniversario della Riforma protestante. I partecipanti hanno anche inviato una lettera di solidarietà alle chiese evangeliche in Medioriente che a metà febbraio avranno la loro assemblea a Beirut (Libano).
Molta soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dal presidente della CCPE, il pastore riformato svizzero Thomas Wipf, che ha dato appuntamento all’Assemblea generale della CCPE, che si terrà dal 20 al 26 settembre a Firenze, e che avrà come motto il versetto biblico di Galati 5: 13-15, in cui l’apostolo Paolo parla dell’essere stati chiamati a libertà.