Roma (NEV), 4 marzo 2015 – Un’onda color verde a cinque strati: è il logo del programma settennale “Pellegrinaggio di giustizia e pace” del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC). Un logo che vuole simboleggiare l’andamento ondoso e multi-livello di tale pellegrinaggio promosso dal CEC in occasione della X Assemblea generale a Busan (Corea del Sud) con lo scopo di promuovere la pace e la giustizia a tutti i livelli e in tutti gli ambiti della vita ecclesiastica, sociale e politica.
In questi giorni l’organismo ecumenico mondiale non solo ha reso noto il logo del programma, ma ha lanciato una pagina web ad hoc contenente diverse risorse, tra cui il documento del CEC sul “Pellegrinaggio”, un’infografica, diverse pubblicazioni sul tema della giustizia e della pace, nonché un video di 5’30” (clicca qui). Da subito è attivo anche il profilo twitter @wccpilgrimage dove le chiese membro del CEC sono invitate a segnalare e condividere le proprie iniziative intraprese nel solco del “pellegrinaggio”, alla ricerca di vie percorribili nella costruzione di una pace durevole e giusta.
Non c’è pace senza giustizia: questo il concetto espresso nel “Pellegrinaggio di giustizia e pace”, un concetto declinabile a livello locale, nazionale e internazionale, ma anche in diversi contesti quali l’economia, il cambiamento climatico, i conflitti, il dialogo interreligioso. Un programma che coinvolge tutte le chiese membro del CEC e che si protrarrà fino alla prossima assemblea generale dell’organismo ecumenico mondiale. “Il ‘pellegrinaggio’ del movimento ecumenico vuole essere un modo per affrontare i nostri tempi – tempi difficili che tuttavia ci offrono nuove dimensioni, opportunità e pratiche”, spiega Olav Fykse Tveit, segretario generale del CEC.