Roma, 26 settembre 2012 (NEV-CS54) – “Una dichiarazione coraggiosa che affronta con realismo un tema sul quale in Italia è sempre difficile confrontarsi”: così il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ha commentato le affermazioni di ieri del ministro per l’Istruzione Francesco Profumo, sull’ora di religione.Secondo il ministro “il paese è cambiato, nelle scuole ci sono studenti che vengono da culture, religioni e paesi diversi. Credo che debba cambiare il modo di fare scuola, che debba essere più aperto. Ci vuole una revisione dei nostri programmi in questa direzione”. Già qualche giorno fa il ministro aveva dichiarato che “sarebbe meglio adattare l’ora di religione trasformandola in un corso di storia delle religioni o di etica”.
“Spero vivamente che non siano state affermazioni improvvisate e che possano essere l’inizio di un dibattito pubblico su di un tema di grande valore educativo e culturale, al quale gli evangelici italiani sono pronti a partecipare – ha proseguito Aquilante -. Un insegnamento laico sulle religioni costituirebbe un importante contributo all’educazione alla cittadinanza in una società in cui convivono culture e fedi diverse”.
“Un avallo autorevole”, ha dichiarato Nicola Pantaleo, presidente dell’Associazione “31 ottobre per una scuola laica e pluralista, promossa dagli evangelici italiani”, in seguito alle dichiarazioni del ministro Profumo. “E’ esattamente l’argomento affermato fin dalla sua nascita dalla Associazione 31 ottobre ed è motivo di grande soddisfazione che oggi il ministro si ponga sulla stessa linea. Non si tratterà certo di un processo rapido e indolore – ha concluso Pantaleo – ma la convergenza anche di esponenti della pedagogia cattolica oltre che un diffuso senso comune, assieme alla esistenza di un disegno di legge di iniziativa parlamentare firmato da oltre una ventina di deputati, fanno presagire che l’argomento non potrà essere facilmente archiviato”.