Informazione religiosa. Chiude l’Agenzia ecumenica ENInews

La redazione di NEV-notizie evangeliche esprime il suo rammarico ai colleghi

Roma (NEV), 3 ottobre 2012 – Ieri ENInews ha chiuso i battenti con effetto immediato. L’Agenzia stampa Ecumenical News International (ENI) con un comunicato stampa diffuso il 1° ottobre ha annunciato la sospensione dell’attività per mancanza di fondi. “Ci dispiace arrivare a tanto, ma nonostante una recente ristrutturazione, ENInews continua a subire le conseguenze dei tagli imposti dai suoi sostenitori storici e dai numerosi abbonati morosi”, ha spiegato il pastore David Harris, presidente di ENInews, augurandosi che la sospensione della produzione di notizie sia solo momentanea, il tempo necessario per trovare i fondi mancanti.

ENInews nasce nel 1994 e ha tra i suoi maggiori finanziatori il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), la Federazione luterana mondiale (FLM), la Comunione mondiale di chiese riformate (CMCR), tutte con sede presso il Centro ecumenico di Ginevra (Svizzera). ENInews è anche sostenuta dall’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (WACC) con sede a Toronto (Canada), e quest’anno ha ottenuto delle sovvenzioni dalla Chiesa riformata di Argovia (Svizzera). Da qualche anno pubblicava gli spacci in parternariato con lo statunitense Religion News Service, con l’Agenzia di comunicazione dell’America Latina e Caraibi (ALC) e con l’Episcopal News Service. All’inizio dell’anno 2012, per ragioni di ristrettezza economica, sia il CEC che la FLM hanno nuovamente tagliato i propri contributi a ENInews, come avvenuto regolarmente negli scorsi anni.

La redazione dell’Agenzia stampa NEV-notizie evangeliche esprime profondo rammarico ai colleghi di ENInews che fino a ieri hanno assicurato la diffusione di notizie ecumeniche di tutto il mondo, una voce oggi purtroppo ridotta al silenzio in un mercato dell’informazione sempre meno pluralista.