Roma (NEV), 21 novembre 2012 – “Il flusso continuo di denaro che dalle casse dello Stato passa alle scuole private paritarie non viene messo in discussione neppure in un periodo di gravissima crisi economica come quello che stiamo attraversando, anzi, continua ad essere motivo di vanto ed onore per amministratori e politici essere in prima fila nella promozione di elargizioni a tali scuole”. E’ quanto afferma senza giri di parole Silvana Ronco, presidente dell’”Associazione 31 Ottobre – per una scuola laica e pluralista, promossa dagli evangelici italiani”, al termine della riunione del Comitato direttivo svoltasi lo scorso 18 novembre. Spiega Ronco: “La deroga al patto di stabilità con la conseguente immediata erogazione di 223 milioni di euro rientra nell’ottica del sostegno al servizio svolto dai privati – leggasi ‘chiesa cattolica’ – a scapito del ruolo istituzionale svolto dalla scuola pubblica statale. Mettere in concorrenza pubblico e privato tagliando drasticamente fondi e personale al primo ed elargendo, direttamente ed indirettamente, denaro contante e privilegi al secondo, dovrebbe essere tema di ‘scandalo’, motivo di attenzione e richiamo al rispetto del dettato costituzionale. Evidentemente rientra invece in un progetto più ampio di ritorno all’istruzione come carattere distintivo della classe di appartenenza, e non ‘bene comune’ indispensabile per concorrere alla vita della comunità ‘ad armi pari’, ovvero avvalendosi della collaborazione doverosa dello Stato alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, parole che appartengono all’art. 3 della Costituzione ma non all’operato di chi amministra la cosa pubblica promuovendo percorsi di disuguaglianza”. Per questi motivi l’Associazione, che ha espresso serie perplessità anche sulla proposta di legge n. 953 (ex legge Aprea), organizzerà a breve un Convegno sul tema del rapporto tra pubblico e privato.
Fondata a Roma nel 1999 nell’ambito della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), l’”Associazione 31 Ottobre”, prende il nome dalla “festa della Riforma”, che si celebra il 31 ottobre per ricordare l’”inizio” della Riforma protestante. Non si tratta di un’associazione confessionale (solo per evangelici) né di categoria (solo per insegnanti), ma di un’associazione aperta a tutti coloro che, operatori scolastici a titolo diverso, studenti, semplici cittadini, ne condividano gli obiettivi: difendere e promuovere nella scuola e nella società italiana una cultura laica e pluralista; promuovere ad ogni livello l’incontro fra pluralità di culture e religioni (www.associazione31ottobre.it, ora anche su facebook).