Roma (NEV), 1 dicembre 2012 – Dopo la strage di bambini a Newtown, Connecticut (USA); il Consiglio nazionale delle chiese cristiane (NCCCUSA) degli Stati Uniti, ha rilanciato la necessità di rendere più severe le leggi sulla vendita delle armi.
L’organizzazione ecumenica statunitense aveva già sollevato il problema nel 2010 con la pubblicazione del documento “Porre fine alla violenza delle armi da fuoco. Una chiamata all’azione”. L’appello si rivolgeva a chiese, istituzioni e singoli cittadini per chiedere insieme una revisione delle regole in vigore in modo da proibire la vendita di armi da guerra e richiedere l’introduzione di requisiti necessari e verificabili per l’acquisto di pistole e fucili.
Il NCCCUSA raggruppa chiese protestanti, anglicane, ortodosse, evangelicali e afroamericane in rappresentanza di 45 milioni di cristiani.