Roma (NEV), 9 gennaio 2013 – Prima ancora della sentenza europea della Corte di Strasburgo sulle carceri italiane resa nota ieri e che condanna l’Italia per la violazione dell’art. 3 della Convenzione europea dei diritti umani riferito ai trattamenti inumani e degradanti, la ministro di Grazia e Giustizia Paola Severino ha scritto al moderatore valdese Eugenio Bernardini in risposta alla sua missiva dello scorso 28 novembre, in cui deplorava non solo il sovraffollamento degli istituti di pena, ma anche le mancate politiche in favore della rieducazione dei detenuti.
Il Ministro ha risposto concordando sull’esigenza di “rendere meno avvilente e dolorosa l’esperienza carceraria per ciascun detenuto nel rispetto dei principi di umanità” ed auspicando che il ddl del governo sulle “misure strutturali alternative al carcere”, nonostante il blocco dell’iter parlamentare dovuto al passaggio politico di questi mesi, possa “rappresentare un volano positivo per i valori e le scelte ad esso sottese anche per il futuro del Paese”.