Roma (NEV), 6 febbraio 2013 – “Nuovi movimenti cristiani in Europa: sfida o opportunità?” E’ questo il tema che dal 4 al 6 febbraio scorso hanno discusso a Varsavia i componenti del Comitato congiunto della Conferenza delle chiese europee (KEK) e del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (CCEE).
L’incontro ha voluto considerare quella che è stata definita una sfida piuttosto che un’opportunità posta alle chiese cristiane di maggioranza da nuovi gruppi e movimenti, tra i quali quelli neo-pentecostali. L’argomento è stato affrontato analizzando dati scientifici sulla diffusione e sui motivi che spingono tanti europei ad aderire ai nuovi movimenti cristiani. Tra questi ultimi, è stato segnalato come molti migranti in Europa non si sentano a loro agio nella corrente maggioritaria delle chiese europee e trovino invece un ambiente più simile a quello che hanno lasciato nel loro paese in questi nuovi movimenti. Il Comitato congiunto ha quindi individuato nel rinnovamento delle proprie chiese e nell’evangelizzazione una possibile risposta al mutare del panorama religioso europeo.
Sull’evangelizzazione la delegazione del CCEE ha aggiornato sulla Nuova Evangelizzazione, l’Anno della Fede e il 50° anniversario del Concilio Vaticano II. La delegazione della KEK ha invece informato sugli sviluppi più recenti nella preparazione della propria XIV Assemblea Generale (Budapest, Ungheria, 3-8 luglio 2013) che avrà come titolo “E ora cosa stiamo aspettando? – la KEK e la sua missione in un’Europa che cambia”. Infine, CCEE e KEK si sono unite nella preghiera per le persone che vivono in situazioni precarie. In particolare, hanno sottolineato con preoccupazione il pericolo e l’instabilità della situazione sia in Medio Oriente che nel Nord Africa. Come afferma il comunicato congiunto che riferisce dell’incontro: “Un programma di dialogo costruttivo, nella situazione specifica e nell’intera regione, rappresenta l’unica strada percorribile se vogliamo una giustizia e una pace duratura”.
Il Comitato congiunto, istituito nel 1972, è l’istanza più elevata del dialogo fra la KEK ed il CCEE. Si riunisce di solito annualmente e comprende, oltre alle due presidenze ed ai segretari generali dei due organismi, quattro membri della KEK e quattro membri nominati dal CCEE.
La Conferenza delle chiese europee (KEK) è una comunione di 115 chiese ortodosse, protestanti, anglicane e vecchio-cattoliche di tutti i paesi europei, e di 40 organizzazioni associate.Al Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (CCEE) appartengono quali membri le attuali 33 Conferenze episcopali cattoliche presenti in Europa.