Roma (NEV/WCC), 12 giugno 2013 – Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), pastore Olav Fykse Tveit, ha partecipato a una conferenza ONU nella quale è intervenuto sul ruolo della religione nella ricerca della pace e della giustizia.
L’evento, tenutosi a Ginevra lo scorso 3 maggio, ha visto la presenza di diversi partner delle Nazioni Unite impegnati in aree quali l’economia globale, l’ecologia, l’educazione, la sicurezza. Tveit ha sostenuto che la riflessione deve “andare oltre la discussione sul ‘cattivo uso’ della religione”, includendo un’analisi “autocritica di cosa oggi le nostre religioni insegnino e rappresentino”. C’è un’ambiguità di fondo in tutte le tradizioni religiose, “spesso utilizzate per legittimare ingiustizie e violenze”. Allo stesso modo, Tveit ha sottolineato come “dalla fede e dalla pratica religiosa possano venire i contributi più forti per la riconciliazione e la ricerca della giustizia economica”.
Il ruolo positivo delle religioni, ha concluso Tveit, è il loro contributo per far “emergere una società civile globale. Una vocazione che il CEC sente propria e nella quale intende procedere”.