Roma (NEV), 19 giugno 2013 – E’ ancora record di rifugiati. Lo ricorda in occasione della Giornata mondiale del rifugiato che ricorre domani, 20 giugno, Franca Di Lecce, direttore del Servizio rifugiati e migranti (SRM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Un triste record, che nel 2012 registra il più alto numero di rifugiati e sfollati degli ultimi 18 anni, afferma Di Lecce facendo riferimento anche alla preoccupazione sui diritti dei rifugiati in Europa recentemente espressa da François Crépeau, relatore speciale per i diritti dei migranti dell’ONU.
“Milioni di persone in fuga da conflitti e persecuzioni in tutto il mondo non trovano protezione e rifugio, né umana accoglienza, nella nostra Europa ossessionata dal controllo delle frontiere”, dice Di Lecce, che così prosegue: “Una piccola parte delle persone in fuga sbarca in condizioni disumane sulle coste italiane, alcuni muoiono e si disperdono nelle acque. Vite spezzate che in esordio di estate guadagnano qualche titolo di giornale che puntano i riflettori su Lampedusa e nulla o poco ci dicono degli sbarchi che avvengono in tutte le stagioni dell’anno, mentre un drammatico silenzio cala sulle guerre e i conflitti che costringono alla fuga uomini, donne e bambini. Quelle stesse guerre che l’Europa sostiene e incoraggia sulle due sponde del mare più militarizzato d’Europa”. Pertanto l’SRM della FCEI invita tutti e tutte “ad impegnarsi in prima persona per difendere una cultura dell’accoglienza e per favorire una politica di protezione e di rispetto dei diritti umani per le persone che richiedono asilo nel nostro paese”, sottolineando come in Italia – unico caso in tutta l’Unione Europea – continui a mancare una legge organica sull’asilo che dia attuazione all’art. 10 della Costituzione.
Com’è consuetudine, anche quest’anno l’SRM ha approntato un Dossier speciale dedicato alla Giornata mondiale del rifugiato che fa il punto sulla situazione italiana ed internazionale, offrendo una serie di dati, riflessioni, articoli, documenti e comunicati stampa, nonché fornendo in appendice un utile glossario, ma anche una breve bibliografia e filmografia.
(Il Dossier monografico è scaricabile dal sito della FCEI qui).
Rifugiati/2. Sull’accoglienza storica dichiarazione congiunta tra ACNUR e ONG religiose
Roma (NEV), 19 giugno 2013 – “Accogliere lo straniero: affermazioni per i leader religiosi”: questo il titolo della dichiarazione presentata lo scorso 12 giugno presso l’ONU di Ginevra, e che per la prima volta vede coinvolte da una parte l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR), e dall’altra numerose organizzazioni religiose impegnate nella protezione dei migranti.
La dichiarazione – definita “storica” – racchiude principi e valori dell’accoglienza profondamente radicati in tutte le maggiori religioni del mondo, tra cui il cristianesimo, l’islam, l’ebraismo, il buddismo e l’induismo. Scopo dell’iniziativa – maturata lo scorso dicembre in occasione di un incontro tra leader religiosi e l’ACNUR sul tema “Fede e protezione” (vedi NEV 51/12) – è rafforzare la protezione per gli oltre 40 milioni di rifugiati, sfollati e apolidi di tutto il mondo, promuovendo la cooperazione interreligiosa. Una meta da raggiungere anche attraverso la comprensione e la tolleranza fra comunità di fede, oltre che attraverso il contrasto alla xenofobia.
Tra le organizzazioni coinvolte nell’iniziativa il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), la Federazione luterana mondiale (FLM), l’Alleanza evangelica mondiale, la World Vision International, l’ufficio dell’Arcivescovo di Canterbury, il Jesuit Refugee Service, il Centro Oxford per gli Studi sull’Induismo, la Facoltà di Teologia cattolico romana dell’Università di Vienna.
La dichiarazione congiunta, già denominata “Affermazione di accoglienza”, vuol essere un vero e proprio codice di comportamento per leader religiosi di tutto il mondo. Il 12 giugno è stata presentata, tra gli altri, da Volker Türk, direttore ACNUR per la Protezione Internazionale; dal vescovo Munib A. Younan, presidente della FLM; dal rabbino Nava Hafetz di Rabbini per i Diritti Umani-Israele; e da Atallah Fitzgibbon di Islamic Relief Worldwide.
(Il documento “Accogliere lo straniero: affermazioni per i leader religiosi” è disponibile in arabo, ebraico, francese, inglese, russo e spagnolo qui).