Roma (NEV), 26 giugno 2013 – Riallacciare i rapporti con il Patriarcato di Mosca: questo lo scopo della recente visita a Mosca del metropolita di Francia Emmanuel e del pastore Guy Liagre – rispettivamente presidente e segretario generale della Conferenza delle chiese europee (KEK) – al metropolita Ilarion di Volokoloamsk, capo del dipartimento per gli affari ecclesiastici esteri della Chiesa ortodossa russa. Quest’ultima, ancora formalmente membro della KEK, nel 2008 si era autosospesa dall’organismo ecumenico per questioni attinenti la giurisdizione territoriale dell’Estonia contesa tra il Patriarcato di Mosca da una parte, e dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli dall’altra. L’incontro, svoltosi a Mosca lo scorso 18 giugno, a pochi giorni dall’Assemblea della KEK da tenersi a Budapest (Ungheria) dal 3-8 luglio, ha rimesso al centro la necessità di trovare una soluzione all’increscioso episodio, anche perché, come ha affermato il metropolita Emmanuel, non potrà che avere delle conseguenze positive per tutte le chiese membro della KEK.
“La chiesa ortodossa russa in quanto chiesa membro della KEK, è formalmente invitata a Budapest. Noi l’aspettiamo, ma dopo questo incontro ci sembra che la loro partecipazione all’assemblea sia ancora una questione aperta”, ha dichiarato il pastore Liagre all’Agenzia stampa NEV, precisando come questo incontro si iscriva in una serie di visite che la KEK ha fatto e sta facendo alle chiese membro, in particolare ortodosse. “Non dimentichiamo che con i suoi 220milioni di fedeli il nostro Continente ospita il 90% dell’ortodossia mondiale”, ha aggiunto Liagre.