Roma (NEV), 5 dicembre 2013 – “La diversità è un valore ed ognuno di noi deve essere culturalmente curioso dell’altro. Conoscere l’altro, il suo modo di vita, la sua cultura, la sua religione è conoscere l’umanità ed i modi in cui essa si esprime. L’intolleranza è ignoranza. Scelta consapevole di non dialogare e confrontarsi. Fedeli di religioni diverse hanno lottato l’uno contro l’altro e in nome della religione vere e proprie guerre sono state combattute. Dobbiamo rifiutare differenze e paure e aprirci al confronto. Sono convinta che si debba dare concretezza e interdisciplinarità al lavoro comune attraverso la condivisione. Consideratemi a vostra disposizione, una volontaria da chiamare quando distribuite il cibo agli ultimi, quando mettete in campo le attività solidaristiche. Sono al vostro servizio e ho molto da imparare dalla vostra esperienza”.
Lo ha detto ieri pomeriggio la ministra per l’Integrazione Cécile Kyenge all’apertura del “Tavolo incontro delle religioni per l’integrazione”, il nuovo organismo di confronto tra esponenti di comunità di fede voluto dalla ministra.
L’incontro, che si è svolto in un clima di cordiale collaborazione presso la Sala Polifunzionale della presidenza del Consiglio dei Ministri, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di una delegazione della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) guidata dal pastore metodista Massimo Aquilante, presidente della FCEI. “La Federazione delle chiese evangeliche in Italia si spende da molti anni nel ‘settore’ delle migrazioni con vari filoni di attività, tesi tutti alla costruzione di segni di una vera e piena integrazione”, ha detto il pastore, rallegrandosi per l’iniziativa della ministra, aggiungendo: “Siamo convinti dell’importanza che riveste il dialogo tra istituzioni e comunità di fede nella promozione dell’integrazione, unico viatico verso una società realmente inclusiva”.
Alla conferenza, organizzata da Marco Marrone, Consigliere per il Dialogo tra le Culture e le Religioni dell’Ufficio della ministra Kyenge, parteciperanno rappresentanti religiosi delle comunità straniere e italiane, studiosi, esponenti della cultura, della società civile e delle istituzioni.
Nella delegazione FCEI anche Paolo Naso, coordinatore della Commissione studi della FCEI, e Gian Mario Gillio, responsabile per le relazioni esterne della FCEI.
Le chiese membro della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) si riconoscono nel protestantesimo “storico” e sono battiste, metodiste, valdesi, luterane, nonché l’Esercito della Salvezza e alcune chiese libere (www.fcei.it).