Roma (NEV), 11 dicembre 2013 – Dal 5 al 7 dicembre scorsi si è svolta a Castel Volturno (CE) la V Assemblea Generale della Federazione delle chiese pentecostali (FCP). Ai lavori hanno preso parte circa 150 persone tra delegati, osservatori e ospiti, che hanno animato in un clima di cordialità e fraternità, le discussioni sulle priorità della FCP per il prossimo triennio.
Particolarmente ampia la presenza all’Assemblea di rappresentanti dell’evangelismo italiano, sia storico che del risveglio. Sono infatti intervenuti il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese, il pastore Raffaele Volpe, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), il pastore Davide Romano dell’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste (UICCA) e il pastore Roberto Mazzeschi, in rappresentanza dell’Alleanza evangelica italiana (AEI). “La presenza di tanti esponenti evangelici testimonia delle ampie relazioni e collaborazioni che la FCP coltiva nel mondo evangelico italiano”, ha sottolineato il pastore Carmine Napolitano, preside della Facoltà pentecostale di scienze religiose di Aversa (CE), che ha proseguito: “Dai loro messaggi abbiamo colto un incoraggiamento a proseguire nei rapporti fraterni e nelle iniziative comuni per rendere più solida la presenza unitaria dell’evangelismo del nostro paese”. Particolarmente significativa è stata la proposta, avanzata a questo proposito dal presidente della FCP, pastore Remo Cristallo, di un percorso che porti alla costituzione di un Forum del mondo evangelico italiano.
Un momento qualificante dei lavori è stata la tavola rotonda sul tema “Il movimento pentecostale in Italia e il ruolo della FCP”, alla quale hanno partecipato il politologo Paolo Naso e l’antropologo Pino Schirripa, entrambi docenti alla Sapienza di Roma, e il sociologo Pino Lucà Trombetta dell’Università di Bologna. “Si è trattato di un momento ‘storico’ perché per la prima volta in assoluto studiosi esterni al mondo pentecostale ed evangelico in senso lato hanno parlato ad un uditorio di ministri pentecostali. Questo ha permesso di sfatare qualche pregiudizio e qualche preoccupazione da entrambe le parti – ha precisato Napolitano -. Oggi, anche grazie alla costituzione di una propria Facoltà di scienze religiose, la FCP è meglio attrezzata per confrontarsi con il mondo accademico in modo costruttivo”.Tra le decisioni più significative che sono state adottate vi è sicuramente l’istituzione di un albo federale dei ministri; vi è stata una serrata discussione sul significato e la portata di questa decisione, ma si è convenuto che risulta urgente delineare una cornice operativa interna alla Federazione per i propri ministri, fermo restando che le denominazioni di appartenenza hanno la prima responsabilità sul controllo etico e formativo dei propri ministri. (www.fcpitalia.org)
Previsto un incontro pubblico sul tema “I pentecostali in Italia e il ruolo della Federazione”
Roma (NEV), 4 dicembre 2013 – Dal 5 al 7 dicembre si terrà a Castel Volturno (CE) la V Assemblea generale della Federazione delle chiese pentecostali (FCP). Circa 150 tra pastori e delegati di chiese si ritroveranno nella città campana per valutare il lavoro svolto dal Consiglio della FCP – attualmente presieduto dal pastore Remo Cristallo – e, soprattutto, per definire le priorità future riguardo a temi quali il riconoscimento dei ministeri, la presenza di chiese pentecostali “etniche”, il ruolo della FCP nella testimonianza evangelica in Italia. “Nei suoi 13 anni di attività la Federazione si è consolidata come un importante polo pentecostale italiano aperto al dialogo con le altre chiese protestanti”, afferma il pastore Carmine Napolitano, membro della Commissione permanente di lavoro della FCP e preside della Facoltà pentecostale di scienze religiose di Aversa (CE), ricordando non solo i tavoli di dialogo aperti dalla FCP rispettivamente con le chiese valdesi e metodiste, battiste, avventiste, ma citando anche la partecipazione ad un organismo ecumenico internazionale come il Global Christian Forum.
Tra i temi che verranno affrontati, quello riguardante i ministeri riveste una particolare importanza. “Nel corso degli anni – spiega Napolitano – le chiese della nostra Federazione hanno raggiunto dei riconoscimenti giuridici tali da imporci, per esempio, una seria riflessione sugli standard di formazione dei ministri di culto e più in generale sul riconoscimento dei ministeri tra le chiese della FCP. In questa assemblea cercheremo di definire, riguardo ai ministeri, delle procedure comuni alle diverse chiese membro”. All’ordine del giorno è inoltre prevista una discussione su alcune modifiche statutarie che, precisa Napolitano, “dovrebbero favorire il ricambio della leadership tenendo insieme tradizione e innovazione”.
Un altro momento importante dei lavori è costituito dall’incontro pubblico di venerdì 6 dicembre sul tema “I pentecostali in Italia e il ruolo della Federazione”, a cui interverranno il politologo Paolo Naso e l’antropologo Pino Schirripa, entrambi docenti alla Sapienza di Roma, e il sociologo Pino Lucà Trombetta dell’Università di Bologna. “Si tratta di studiosi esterni, in misura diversa, al nostro mondo, ma tutti e tre impegnati in ricerche sulle chiese pentecostali – ha spiegato Napolitano –. I loro interventi ci aiuteranno non solo a determinare l’interesse del mondo accademico verso il nostro movimento, ma anche a focalizzare due specifici ambiti di riflessione. Il primo riguarda la presenza in Italia di chiese pentecostali ‘etniche’ formate soprattutto da africani, un fenomeno che interessa da vicino la nostra Federazione. Il secondo è il rapporto tra fede, guarigione e cura del corpo, un tema ben presente nella spiritualità pentecostale e oggetto di studio a livello accademico”.
I lavori dell’Assemblea si terranno presso l’Hotel Marina di Castello (ex Holiday Inn). La Federazione delle chiese pentecostali raggruppa circa 500 chiese locali in rappresentanza di oltre 50mila evangelici pentecostali.