Sud Sudan. Una delegazione ecumenica in visita nel paese dilaniato dalla guerra civile

Tveit: la guerra finisca subito. L'allarme degli operatoti umanitari per l'arrivo delle piogge

Roma (NEV), 7 maggio 2014 – “Questa guerra insensata deve finire subito”. E’ quanto ha dichiarato il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), pastore Olav Fykse Tveit, di rientro dal Sud Sudan. Lo scorso 2 maggio Tveit ha infatti guidato una delegazione ecumenica nel giovane paese africano per portare sostegno agli sforzi per la pace e la riconciliazione intrapresi dalle chiese locali e per lanciare un appello alle parti in conflitto affinché pongano fine “al dolore e alle sofferenze inaudite imposte al loro stesso popolo”.

Alti esponenti del movimento ecumenico – tra i quali, il segretario generale dell’agenzia umanitaria Action by Churches Together (ACT) Alliance, John Ndubna; la segretaria generale della Young Women Christian Association (YWCA), Nyaradzayi Gumbonzvanda; l’ex segretario generale del CEC, pastore Samuel Kobia – si sono incontrati con il vice presidente sudsudanese James Wani Igga, con rappresentanti dell’ONU e con quattro detenuti politici dell’opposizione.

L’appello rivolto a tutti è stato di promuovere un effettivo e immediato cessate il fuoco per trovare una soluzione politica al conflitto e scongiurare una catastrofe umanitaria dalle proporzioni inimmaginabili. “E’ importante che sia consentito agli aiuti umanitari di raggiungere il milione di sfollati e profughi del conflitto in questo momento – ha dichiarato Ndubna, facendo riferimento al lavoro degli operatori di ACT Alliance -. Tra un mese infatti inizieranno le grandi piogge e sarà difficilissimo raggiungere le aree più remote del paese. Dobbiamo approfittare di questa piccola finestra temporale per far arrivare a destinazione il maggior numero di beni di soccorso”. Allo stesso modo la guerra civile sta impedendo la semina e, di conseguenza, preparando una prossima carestia.

“Come abbiamo sostenuto i sudsudanesi nella loro lotta per l’indipendenza, continueremo a sostenerli anche in questo tempo di crisi”, ha dichiarato Tveit ai rappresentanti delle chiese membro del CEC, rassicurandoli che nel loro impegno per la riconciliazione avranno l’appoggio dell’intero movimento ecumenico.