Roma (NEV), 28 maggio 2014 – A Roma, un episodio di vandalismo e di intolleranza omofoba ha colpito la chiesa valdese di piazza Cavour. Nella notte del 14 maggio scorso la facciata del tempio è stata imbrattata da ignoti con dell’inchiostro, mentre sul lato dell’edificio che dà su via Marianna Dionigi, la frase “NO froci” corredata da una svastica e croci celtiche. “Siamo addolorati per questo gesto perché ogni segno di ostilità è una barriera tra le persone” – ha dichiarato Antonio Adamo, pastore della chiesa valdese -. Noi desideriamo che le persone vivano in pace e nel rispetto della dignità di tutti e tutte, senza odio e senza discriminazione – ha continuato Adamo -. L’amore di Dio vince ogni timore e vincerà anche la paura della diversità. Non bisogna arrendersi ma continuare nell’accoglienza fraterna di tutti e tutte secondo la Parola del Signore”.
La facciata del luogo di culto era stata appena restaurata in occasione del Centenario della costruzione della chiesa che cade proprio quest’anno. Molte le adesioni di solidarietà giunte da esponenti politici quali il senatore Lucio Malan: “manifesto il mio sdegno per l’atto di inciviltà”; il deputato Luigi Lacquaniti: “sono fermamente convinto che la chiesa valdese di piazza Cavour proseguirà nel suo impegno di testimonianza dell’amore di Cristo e di impegno sociale, senza indugi”.
E ancora il sindaco di Roma Ignazio Marino: “Un fatto gravissimo che dev’essere condannato con la massima severità” e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “le gravissime scritte e la svastica apparse sui muri della chiesa valdese di Roma rappresentano l’ennesimo attacco vergognoso che ci indigna profondamente”. Inoltre sono giunte numerosi attestati di vicinanza al pastore Adamo anche da parte del mondo religioso – oltre a quello evangelico attraverso la solidarietà inviata dal presidente della FCEI, pastore Massimo Aquilante – ebraico, induista, buddhista e di realtà accademiche e intellettuali italiane.