Il sudafricano Msiza sarà il nuovo presidente dell’Alleanza battista mondiale

Neville Callam confermato segretario generale per altri cinque anni

Roma (NEV), 23 luglio 2014 – Il pastore sudafricano Ngwedla Paul Msiza è stato eletto nuovo presidente dell’Alleanza battista mondiale (BWA). A sceglierlo, gli oltre 300 partecipanti al Consiglio generale della BWA riunitisi a Izmir (Turchia), dal 6 al 12 luglio scorsi. Msiza – 53 anni, sposato e padre di tre figli – è stato presidente dei battisti di tutta l’Africa e segretario generale dell’Unione battista sudafricana. Dal 2000 ha ricoperto diversi incarichi nell’Alleanza battista mondiale, nel cui ambito fa, tra l’altro, parte del Comitato consultivo sull’evangelizzazione, la missione e la riflessione teologica. Msiza entrerà in carica nel luglio dell’anno prossimo e succederà allo statunitense John Upton. E’ il secondo africano ad essere eletto presidente dei battisti mondiali, dopo il liberiano William Tolbert nella seconda metà degli anni Sessanta.

Nelle riunioni del Consiglio ad Izmir – l’antica città di Smirne che richiama la predicazione dell’apostolo Paolo – i battisti mondiali hanno rinnovato di altri cinque anni il mandato di segretario generale dell’organizzazione al pastore giamaicano Neville Callam. Tra i temi all’ordine del giorno, una serie di questioni riguardanti la formazione teologica, l’identità battista, i diritti umani. In particolare, è stato discusso il problema dei minori non accompagnati che raggiungono gli Stati Uniti dai paesi dell’America centrale. “La condizione di questi minori non è una questione di violazione di confini, bensì una crisi umanitaria che coinvolge i loro paesi d’origine e gli Stati Uniti”, hanno affermato i battisti mondiali ricordando come i bambini e gli adolescenti in questione siano “delle vittime che soffrono la separazione dalle loro famiglie, lo sfruttamento economico, la carenza di assistenza medica e scolastica, e che spesso si ritrovano a dover vivere in un ambiente di accoglienza a loro ostile”. Per questo devono essere “guardati come il nostro prossimo e come figli di Dio”. Il Consiglio della BWA ha inoltre consegnato al pastore moldavo Ilie Coada il premio per i diritti umani “Denton e Janice Lotz” per il suo impegno contro il traffico di esseri umani e la schiavitù sessuale.