Iraq. Il Consiglio ecumenico si appella all’ONU per la difesa delle minoranze religiose

L'appello redatto dopo la visita di una delegazione ecumenica nel Kurdistan iracheno

Roma (NEV), 3 settembre 2014 – Sostenere le minoranze religiose, incrementare gli aiuti umanitari, privare del sostegno finanziario e materiale il cosiddetto Stato islamico (ISIS) dell’Iraq e della Siria, istituire uno speciale tribunale per crimini dei guerra. Queste sono le richieste che il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) ha rivolto al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, riunitosi lo scorso 1 settembre a Ginevra per una seduta speciale sulla situazione in Iraq. Il documento del CEC (http://www.oikoumene.org/en/resources/documents/statement-for-special-session-on-the-human-rights-situation-in-iraq/) è stato stilato in seguito alla visita nel Kurdistan iracheno di una delegazione ecumenica, guidata da Peter Prove, direttore della Commissione delle chiese per gli affari internazionali (CCIA) del CEC.

“Durante la nostra missione abbiamo potuto parlare con molti rifugiati provenienti da Mosul e dalla pianura di Ninive – ha spiegato Prove -. Le loro storie raccontano della violenza con cui l’ISIS sta eliminando ogni tipo di diversità nella regione” colpendo duramente le minoranze religiose cristiane e musulmane. Per questo il CEC ha chiesto all’ONU non solo di aumentare gli aiuti umanitari per chi ha dovuto forzatamente lasciare la propria casa, ma di impegnarsi per la difesa della diversità religiosa in Iraq.

Il documento chiede inoltre una risoluzione vincolante del Consiglio di sicurezza ONU contenente effettive misure per privare l’ISIS del sostegno finanziario e materiale. “Neutralizzare l’aggressività militare dell’ISIS, estirpare la sua velenosa ideologia, dovrebbe essere di massima importanza per l’intera comunità internazionale, ma specialmente per i nostri fratelli, sorelle e amici musulmani, nel cui nome ISIS compie le sue atrocità”, afferma il testo del CEC. Per porre fine “alla cultura dell’impunità in Iraq e nell’intera regione”, l’organismo ecumenico internazionale propone l’istituzione di uno speciale tribunale di guerra per i crimini commessi contro l’umanità in Iraq e Siria. Le richieste del CEC sono sostenute da altri organismi ecclesiastici internazionali tra cui la Federazione luterana mondiale (LWF) e la Comunione di chiese protestanti in Europa (CCPE).