Roma (NEV), 8 ottobre 2014 – “Facciamo appello alle chiese europee e ai loro leader affinché rispondano alla crisi del cambiamento climatico, sia nei suoi aspetti spirituali sia in quelli pratici”. E’ quanto hanno affermato in un documento conclusivo gli oltre 100 delegati ed ospiti, provenienti da 24 nazioni diverse, che hanno preso parte alla X assemblea della Rete cristiana europea per l’ambiente (ECEN), tenutasi a Balatonszarszo (Ungheria) dal 27 settembre al 1° ottobre scorsi. Il tema generale dei lavori riguardava il “Cambiamento climatico e l’energia. Il ruolo e la voce delle chiese” e ha permesso di spaziare dalla prospettiva biblica e teologica della salvaguardia del Creato all’analisi di politiche economiche che producono uno sviluppo diseguale, ingiusto e insostenibile; dalla riflessione etica alla condivisione di buone pratiche ecosostenibili. Particolare attenzione è stata data al Tempo per il creato, il periodo liturgico che dal 1° settembre al 4 ottobre di ogni anno invita cristiani di ogni tradizione a pregare, riflettere ed agire per la difesa dell’ambiente.
“Siamo chiamati ad agire localmente in una prospettiva globale”, si legge nel documento finale inviato alle chiese, nel quale si amplia la definizione di prossimo che il Signore ci invita ad amare, a “ogni creatura vivente nella creazione di Dio”. Il testo fa poi riferimento all’incontro sul clima convocato dall’ONU a Parigi per il dicembre 2015: “le persone di fede hanno iniziato un cammino, sia reale che metaforico, verso questa data. In tutto il mondo c’è chi spera nella definizione di un nuovo trattato giusto, ambizioso e vincolante. Lasciamoci coinvolgere, preghiamo e agiamo per contribuire a raggiungere questo risultato”. L’Assemblea ha anche inviato una lettera all’Unione europea nella quale chiede di incrementare le proprie politiche riguardo alla riduzione di emissioni di anidride carbonica, al risparmio energetico e alla promozione delle energie rinnovabili. ECEN chiede anche all’UE di svolgere un ruolo attivo nei negoziati di Parigi 2015.
Tra i relatori dell’assemblea sono intervenuti il vescovo anglicano James Jones, Michel Northcott dell’Università di Edimburgo, Clarisse Kehler Siebert dell’Istituto ambientale di Stoccolma, Barbara Botos del Dipartimento per le politiche climatiche del governo ungherese, Dorothea Hauptstock del Wuppetal Institute per il clima, l’ambiente e l’energia. All’Assemblea l’Italia era rappresentata da Antonella Visintin, coordinatrice della Commissione Globalizzazione e ambiente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).