Roma (NEV), 15 ottobre 2014 – “La legge sulla libertà religiosa è indispensabile e urgente”. E’ quanto si legge in un editoriale a firma del senatore Vannino Chiti, presidente della Commissione permanente sulle Politiche dell’Unione europea, pubblicato sul numero di ottobre della rivista “Confronti”.
L’urgenza, secondo Chiti, è dettata dal bisogno del Paese di saper guardare l’ampliamento del pluralismo religioso sul territorio nazionale. Le forze politiche sottovalutano il tema, eppure si tratta di “questioni fondamentali per tutelare e rafforzare la democrazia, i diritti dei cittadini, la coesione sociale”, aggiunge Chiti. La scorsa legislatura ha portato a termine importanti Intese con confessioni religiose tra cui quella gli induisti e i buddhisti. Ad oggi si è arenata quella con i Testimoni di Geova e resta da costruire quella con i musulmani. Con quest’ultimi l’intesa sarebbe difficile a farsi per via della frammentazione dell’islam in Italia.
“Questa situazione non può rappresentare un alibi – scrive Chiti -. Il Ministero dell’Interno deve attivarsi per poter distinguere con chiarezza tra chi usa l’islam per finalità fondamentaliste e chi, ed è la maggioranza, vuole invece vivere la propria fede aderendo compiutamente ai valori dello Stato di diritto. La realizzazione di un’intesa aiuterebbe anche a creare un islam italiano”. Per rispondere a queste urgenze, si sta lavorando in preparazione di un testo di legge: “un lavoro preparatorio si sta svolgendo presso la fondazione Astrid: esiste una cabina di regia tra costituzionalisti, rappresentanti dei gruppi parlamentari e Federazione delle chiese evangeliche (FCEI)”.