Roma (NEV), 21 gennaio 2015 – Si levano le voci delle chiese cristiane in Nigeria dopo i massacri perpetrati da Boko Haram, gruppo terroristico che pretende di instaurare un nuovo califfato. Duro l’attacco del presidente della Convenzione battista nigeriana, Samson Ayokunle, che accusa la comunità internazionale di ignorare la violenza terroristica e gli attentati avvenuti nel paese dell’Africa occidentale. “Sono addolorato per l’atteggiamento della comunità internazionale verso l’enorme distruzione in corso in Nigeria”, ha detto Ayokunle all’Alleanza battista mondiale (BWA). “La serietà con cui essa è intervenuta nel caso degli attacchi dell’ISIS in Siria e in Iraq, o con il problema dei talebani in Afghanistan, non è stata dimostrata nel caso della Nigeria”.
Altrettanto ferma la denuncia dell’arcivescovo luterano Nemuel Babba, che richiama l’urgenza di “una voce cristiana globale più forte contro la violenza di Boko Haram” – e aggiunge, “serve solidarietà per ripristinare fiducia e relazioni tra cristiani e musulmani nella nazione”.
Ayokunle ha aggiunto che “la Chiesa sta subendo una grave persecuzione”, e Babba conclude che “i cristiani nel mondo devono imparare a essere coraggiosi nella solidarietà. Sentiamo che non è stato fatto abbastanza per l’urgenza di fermare il terrorismo di Boko Haram; il governo nigeriano sta facendo del suo meglio per fermare la violenza, ma ha anch’esso bisogno del sostegno della comunità internazionale”.
Continuano intanto gli sconfinamenti dei terroristi di Boko Haram nelle nazioni più prossime alla Nigeria, a partire dal Camerun