Roma (NEV), 25 febbraio 2015 – Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) ha espresso una dura condanna degli attacchi compiuti ieri nel Nord est della Siria da miliziani del cosiddetto Stato islamico (IS). Le incursioni hanno provocato la morte di numerosi civili e il rapimento di quasi 100 cristiani assiri. “Il CEC denuncia questi atti di violenza come un attacco a un tessuto sociale diversificato e pluralista, l’unico sul quale si possa basare la prospettiva di una società inclusiva e di una pace sostenibile”, ha dichiarato Georges Lemopoulos, vice segretario generale del CEC.
Per l’esponente dell’organismo ecumenico mondiale le atrocità perpetrate contro i civili vanno classificate come “crimini di guerra e contro l’umanità”. “Chiediamo alla comunità internazionale di mettere in atto misure efficaci per proteggere i civili e le comunità colpite da ulteriori attacchi e per assicurare che i colpevoli siano portati in giudizio per i loro crimini”, ha concluso Lemopoulos. Il testo completo della dichiarazione è disponibile in inglese qui.