Medio Oriente. Leader del CEC in Israele e Territori palestinesi per sostenere la pace

Tveit: "Chiamati al sostegno delle soluzioni pacifiche per il conflitto israelo-palestinese"

Roma (NEV), 18 marzo 2015 – Una delegazione del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), composta da Agnes Abuom, moderatrice del Comitato centrale, dal metropolita Gennadios di Sassima e dal vescoco Mary Ann Swenson, vice-moderatori del Comitato centrale e da Olav Fykse Tveit, segretario generale del CEC, ha fatto visita dal 7 al 12 marzo in Israele e Territori palestinesi per sottolineare l’impegno e il sostegno dell’Organismo ecumenico al processo di pace e alle popolazioni di quell’area. La delegazione ha voluto incontrare anche alcuni rappresentanti delle chiese membro: il patriarca Theophilos III di Gerusalemme e il vescovo Munib A. Younan della Chiesa evangelica luterana in Giordania e Terra Santa; leader politici ebrei e musulmani e rappresentanti di organizzazioni per i diritti umani che operano in quelle terre.

La delegazione era ospite presso l’Inter-Church Centre di Gerusalemme – progetto congiunto delle Chiese di Gerusalemme, del Consiglio delle chiese del Medio Oriente (MECC) e del CEC – nel quale è attivo un coordinamento di azione ecumenica per la pace che, oltre a sostenere azioni nonviolente per la pace tra palestinesi e israeliani, promuove un’azione di pressione politica per porre fine all’occupazione militare israeliana nei Territori palestinesi. “Dal 2002, sono stati più di 1.500 i volontari diventati ‘accompagnatori ecumenici’ – ha detto la vice-moderatora del CEC, Agnes Buom, ed ha proseguito -. Si tratta di un’iniziativa concreta per mostrare la solidarietà e il sostegno del CEC per una soluzione del conflitto israelo-palestinese in base al diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite”. Tveit ha affermato: “Crediamo che la pace possa essere raggiunta solo con l’aiuto dell’altro. Come comunione di chiese, siamo chiamati ad intervenire a sostegno delle soluzioni pacifiche per il conflitto israelo-palestinese”.