Roma, 8 aprile 2015 (NEV/CS23) – In occasione della Giornata internazionale dei Rom, che ricorre oggi, 8 aprile 2015, il vescovo anglicano Christopher Hill, presidente della Conferenza delle chiese europee (KEK) e il cardinale Péter Erdő, presidente del Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa (CCEE), hanno rilasciato un messaggio congiunto a favore del rispetto delle persone Rom e della loro cultura “dono del Creatore”.
“Le nostre Chiese in molti luoghi aiutano le comunità Rom a migliorare la loro integrazione sociale – da non confondere con l’assimilazione – pur preservando la cultura Rom. Questo aiuto passa per l’insegnamento doposcuola, i servizi medici, gli aiuti alimentari, consulenze legali e altre forme di consulenza, ecc.”, si legge nel messaggio che esordisce ricordando come “Ogni essere umano è creato a immagine di Dio, qualunque sia la sua lingua e la sua cultura”.
E verso le chiese i presidenti della KEK e del CCEE lanciano un appello affinché le proprie comunità diventino “sempre più aperti nei confronti dei Rom, che sono spesso esclusi e vivono in povertà ai margini della società”, e affinché sostengano le iniziative a favore della loro integrazione sociale. “Operare per la giustizia significa lavorare per una riconciliazione con questo passato”.
La Conferenza delle chiese europee (KEK) è una comunione di 114 chiese ortodosse, protestanti, anglicane e vecchio-cattoliche di tutti i paesi europei, e di 40 consigli nazionali delle chiese e organizzazioni associate. Fondata nel 1959, la KEK ha uffici a Ginevra, Bruxelles e Strasburgo.
Il Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa (CCEE) include le attuali 33 Conferenze episcopali europee, rappresentate dai loro presidenti. Il Segretariato ha sede a San Gallo (Svizzera).
Qui il testo intgerale del messaggio congiunto.