CEC/1. Il pellegrinaggio per la giustizia e la pace arriva in Armenia

Ospitate dalla chiesa ortodossa armena le riunioni del Comitato esecutivo del CEC

Roma (NEV), 17 giugno 2015 – Il pellegrinaggio per la giustizia e la pace, il programma lanciato dall’Assemblea di Busan 2013 del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) è arrivato in Armenia. Il Comitato esecutivo del CEC ha infatti tenuto, dall’8 al 12 giugno, le sue riunioni semestrali nel paese dell’Asia centrale, trasformando quello che spesso è un appuntamento amministrativo in un’occasione per ricordare il genocidio armeno e per lanciare un appello a favore dei migranti. “Vi porgiamo il nostro benvenuto in questo luogo e in questo anno che è sacro per il nostro popolo”. Così Karekin II, supremo patriarca e catholicos di tutti gli armeni, ha salutato i 20 membri del CE del Consiglio ecumenico. Il luogo è Etchmiazdin, meta di pellegrinaggio per moltissimi credenti armeni, e il tempo è quello del Centenario del genocidio armeno, iniziato nel 1915 e costato la vita a 1.5 milioni di persone.

“La negazione, l’impunità e l’oblio di tali tragedie incoraggiano la loro ripetizione”, si legge in una dichiarazione del CE letta lo scorso 10 maggio, durante una funzione tenutasi al Memoriale del genocidio nella capitale Yerevan. “Il CEC – ha ricordato il segretario generale dell’organismo ecumenico mondiale, pastore Olav Fykse Tveit – è stata una delle prime istituzioni internazionali a definire la tragedia armena un genocidio, utilizzando ufficialmente questa dizione nell’Assemblea di Vancouver del 1983”. Nel fare memoria del passato, Karekin II – che è uno dei presidenti del CEC -, ha espresso il desiderio “di prendere per mano le vittime” dei conflitti del mondo di oggi, “particolarmente quelli in cui l’estremismo religioso conduce alla violenza”.

I lavori del CE, presieduti dalla moderatrice del CEC Agnes Aboum, si sono concentrati sulle relazioni dei diversi programmi del CEC, sulla condivisione di informazioni provenienti dalle diverse aree continentali, sulla revisione del bilancio finanziario 2015 e sul rapporto del segretario generale Tveit, riguardo al procedere del “Pellegrinaggio per la giustizia e la pace”.