Roma (NEV), 24 giugno 2015 – Il Gruppo di lavoro congiunto (JWG) tra il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e la Chiesa cattolica romana compie cinquant’anni. L’anniversario è stato ricordato ieri, 23 giugno, a Roma con un incontro presso il Centro Pro Unione al quale hanno partecipato il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del CEC, e il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani (PCPUC). Nato nel 1965 come uno dei primi frutti del Concilio Vaticano II, il JWC ha svolto l’importante ruolo di dare una struttura alle relazioni tra il movimento ecumenico e la chiesa cattolica, diventando un catalizzatore sia del dialogo teologico sia della testimonianza concreta dei cristiani nella società. Il JWG ha prodotto nove rapporti che spaziano su temi quali la missione e l’evangelizzazione, la giustizia e la pace, la formazione ecumenica, come pure l’emergere di nuove questioni nell’ambito della società. “I frutti di questi cinquant’anni di lavoro sono nelle nostre mani. E’ nostra responsabilità promuovere ulteriormente i rapporti tra il CEC e la chiesa cattolica romana”, ha dichiarato Tveit in un comunicato stampa lanciato lunedì scorso. A Tveit è giunto un messaggio di papa Francesco nel quale il pontefice indica il Cinquantenario del JWG come “un’occasione di ringraziamento a Dio Onnipotente per la significativa relazione ecumenica di cui godiamo oggi”. Francesco ha quindi ricordato come, nonostante i numerosi “successi ecumenici” conseguiti, “la missione e la testimonianza cristiana soffrono ancora a causa delle nostre divisioni”. Proprio per questo “il nostro dialogo deve continuare!”.