Cinquecentenario della Riforma Protestante

“Un richiamo per la chiesa tutta alla continua riforma di se stessa, per rispondere alle sfide del mondo moderno”. Ricordati i 40 anni del Patto d'integrazione tra metodisti e valdesi

Torre Pellice (Torino), 26 agosto 2015 (SSSMV/09) – Il Cinquecentenario della Riforma del 2017, i quarant’anni del Patto d’integrazione tra valdesi e metodisti, l’esame delle Opere sociali delle chiese, sono tra i temi in discussione al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi in corso a Torre Pellice (TO) dal 23 al 28 agosto.

Nel 2017 cadrà il Cinquecentesimo anniversario dell’affissione sul portale della Schloßkirche di Wittenberg delle 95 tesi di Lutero contro le indulgenze, evento con cui si fa coincidere convenzionalmente l’inizio della Riforma protestante. Una ricorrenza che metodisti e valdesi italiani, in base al principio protestante della continua riforma della chiesa (“Ecclesia reformata semper reformanda”), vogliono cogliere “come richiamo per la chiesa tutta alla continua riforma di se stessa per rispondere alle sempre mutate sfide del mondo moderno” – così recita l’ordine del giorno approvato in aula. IlCinquecentenario della Riforma sarà un’occasione per “riflettere sui principi fondamentali della Riforma”, ma soprattutto “per mettersi in dialogo con tutte le chiese cristiane” e aprire “un rinnovato dibattito teologico” nell’ecumene cristiana fondato “sulla sempre attuale affermazione della salvezza donata per grazia da Dio in Gesù Cristo e accolta dagli esseri umani per fede”. Un messaggio che l’ordine del giorno del Sinodo descrive con le parole del teologo Paul Tillich: “la ‘buona notizia’ della presenza di una nuova realtà che dà prima di domandare, che accetta prima di trasformare”.

Un altro anniversario significativo ricordato dal Sinodo riguarda i 40 anni del Patto d’integrazione tra valdesi e metodisti. Nel 1975 veniva infatti sottoscritto l’accordo che avrebbe portato nel 1979 alla costituzione di un unico Sinodo.