Migranti. Una delegazione della HEKS in visita presso le strutture di ‘Mediterranean Hope’

Tra Lampedusa e Scicli per conoscere il lavoro sul territorio delle chiese evangeliche

Roma (NEV), 21 ottobre 2015 – Dalla Svizzera è giunta oggi a Lampedusa una delegazione dell’organizzazione umanitaria “Aiuto delle Chiese evangeliche svizzere” (ACES) (Hilfswerk Evangelischer Kirchen Schweiz-HEKS). Ad accogliere la delegazione di 11 persone guidata dal direttore Andreas Kressler sono stati gli operatori del progetto “Mediterranean Hope” (MH) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). In programma incontri con la sindaca Giusy Nicolini, con il mondo dell’associazionismo lampedusano, con don Mimmo Zambito, parroco dell’isola, e visite presso il Centro di prima accoglienza per i migranti, unico ”hotspot” per ora in funzione nel Mediterraneo, nonché al cimitero di Lampedusa, che raccoglie le vittime delle “stragi del mare” degli ultimi anni.

Il viaggio, che ha lo scopo di raccogliere esperienze di prima mano sulla situazione dei migranti in Sicilia e di conoscere l’impegno delle chiese evangeliche italiane sul territorio, prevede altre tappe anche a Scicli (RG) presso la “Casa delle culture” di MH, dove – accanto a un ricco programma interculturale a favore della cittadinanza – vengono ospitati migranti vulnerabili affidati alla struttura dalla Prefettura di Ragusa. Una tappa è prevista anche a Palermo presso il Centro diaconale “La Noce” che ospita minori migranti non accompagnati. Il viaggio si concluderà il 25 ottobre.

“Non è la prima volta che realtà evangeliche estere si recano in visita presso le strutture di MH. A giugno, per esempio, abbiamo avuto una delegazione della Chiesa evangelica della Renania e della Chiesa evangelica della Vestfalia accompagnata da deputati regionali del Nordreno-Vestfalia – spiega Paolo Naso, responsabile relazioni internazionali di MH -. In questi mesi le nostre strutture hanno avuto anche le visite, tra gli altri, di esponenti del Consiglio nazionale delle chiese degli Stati Uniti (NCCUSA), della Chiesa metodista britannica, delle chiese olandesi. MH sta raccogliendo grande interesse: come progetto pilota costituisce un’unicità perché intreccia vocazione evangelica, testimonianza, solidarietà umana e azione politica. La visita dei fratelli e delle sorelle della HEKS sarà un’occasione anche per aggiornarli sugli ultimi sviluppi relativi all’apertura di corridoi umanitari dal Marocco e dal Libano che stiamo portando avanti in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio”.

La HEKS promuove e gestisce in Svizzera e nel mondo circa 200 progetti umanitari e di assistenza legale a favore di popolazioni particolarmente bisognose.