Roma (NEV/Riforma.it), 2 dicembre 2015 – Nello scorso mese di novembre la Chiesa evangelica luterana in America (ELCA) ha ricordato il 45° anniversario dell’introduzione del pastorato femminile nelle chiese luterane degli Stati Uniti. Era infatti il 22 novembre del 1970 quando Elizabeth A. Platz venne consacrata prima donna pastore della Lutheran Church in America, una delle tre chiese la cui fusione diede vita nel 1988 all’ELCA. “Oggi dobbiamo esprimere un ringraziamento sentito alle nostre sorelle che per prime intrapresero la via del ministero”, ha affermato la pastora Elizabeth A. Eaton, attuale presidente dell’ELCA, prima donna a ricoprire questa carica. La decisione di aprire al pastorato femminile arrivò dopo un appassionato dibattito negli Sessanta del secolo scorso in cui le ragioni dell’apertura prevalsero sia su una presunta tradizione della chiesa che prevedeva solo pastori uomini sia su una interpretazione letteralista dei testi bilici. “In realtà, l’esclusione delle donne dal ministero della Parola e dei Sacramenti era e rimane incoerente con la teologia luterana dei ministeri che, infatti, le fautrici e i fautori del cambiamento hanno potuto utilizzare efficacemente a loro favore”, ha spiegato Mary Streufert, direttora del programma dell’ELCA denominato “Giustizia per le donne”.
I primi tempi non sono stati facili per le donne pastore, ricorda Elizabeth Ekdale, membro del Consiglio dell’ELCA: “Abbiamo visto diverse pastore servire in situazioni così difficili da essere costrette alle dimissioni. Donne che hanno offerto i loro doni particolari e che hanno fatto l’esperienza di vederseli rifiutati”. Nei successivi 45 anni sono stati compiuti importanti passi verso la parità di genere nella chiesa, tanto che oggi, ha dichiarato Cherlyne Beck, direttora dell’ufficio dei ministri iscritti a ruolo nell’ELCA, “possiamo celebrare i molti doni e talenti di cui le donne pastore hanno arricchito la chiesa”. Attualmente le donne rappresentano il 35% dei ministri di culto che servono i 3,7 milioni di membri dell’ELCA; mentre negli ultimi cinque anni, le donne consacrate al ministerio hanno raggiunto il 49% del totale. Le facoltà di teologia vedono un numero eguale di studenti di entrambi i sessi. “Dati incoraggianti, ma c’è ancora da fare per promuovere la leadership femminile nella chiesa”, ricorda Beck. Sono infatti solo 9 le donne vescovo che presiedono uno dei 65 sinodi regionali in cui la chiesa è suddivisa; come pure sono solo 86 le donne che rivestono il ruolo di “senior pastor” rispetto ai 456 colleghi maschi.
Allo stesso modo, rimangono rare le pastore luterane di origine afroamericana, un ambito in cui l’inclusione è ancora lontana. Per questo il 45° anniversario della consacrazione femminile è anche l’occasione per far partire una ricerca che fotografi l’effettivo grado di parità raggiunto – o non raggiunto – nei diversi sinodi dell’Elca. Nelle intenzioni, questa ricerca dovrà suscitare un dibattito che aiuti le chiese “a diventare quei luoghi di parità che Dio ci chiama ad essere”, ha concluso Beck.