Si apre oggi a Pomezia (RM) la XVII Assemblea della FCEI. Per quattro giorni 120 battisti, luterani, valdesi, metodisti, rappresentanti dell’Esercito della Salvezza e di alcune chiese libere discuteranno e delibereranno sul futuro della FCEI
L’8 dicembre in conclusione l’elezione del nuovo presidente
Roma, 4 dicembre 2015 (NEV-CS67) – “L’assemblea triennale è già di per sé il momento dei bilanci e delle domande di fondo: a che punto siamo arrivati, insieme a chi siamo, dove vogliamo andare? Ma l’assemblea di quest’anno dovrà prestare persino maggiore attenzione a tali aspetti: essa è infatti chiamata ad esprimersi sulla proposta di nuovo assetto statutario. Un’operazione, dunque, molto impegnativa, che implica necessariamente un dibattito partecipato e approfondito, innanzitutto sulle strategie per il futuro”, ha dichiarato oggi il pastore Massimo Aquilante, presidente uscente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) in occasione dell’apertura della XVII Assemblea di quella che è l’organizzazione ombrello del protestantesimo storico in Italia.
Non solo del nuovo Statuto, ma anche di testimonianza cristiana in Italia, partecipazione al movimento ecumenico e al dialogo interreligioso, accoglienza di rifugiati e migranti, impegno a favore di una legge per la libertà religiosa, promozione della salvaguardia del Creato, ma anche educazione biblica dei ragazzi: di questo ed altro dibatteranno da oggi, e fino all’8 dicembre, 120 delegati in rappresentanza delle chiese battiste, metodiste, valdesi, luterane, dell’Esercito della Salvezza, e di alcune chiese libere riuniti per l’occasione a Pomezia (RM).
Il sermone di apertura dell’Assemblea si terrà domani mattina, 5 dicembre, presso l’Hotel Selene a Pomezia (RM), e sarà a cura del pastore metodista George Ennin.
“Allora quelli che hanno timore del Signore si sono parlati l’un l’altro; il Signore è stato attento e ha ascoltato” (Malachia, 3:16): questo il motto scelto per la XVII Assemblea della FCEI che l’8 dicembre si concluderà con l’elezione di un nuovo o una nuova presidente, e degli altri organi esecutivi.