Roma (NEV), 23 dicembre 2015 – Durante la Seconda Guerra mondiale aveva salvato la vita a numerosi ebrei, la partigiana Gina Silvestri Sabatini, valdese di Firenze. Lo scorso giovedì 17 dicembre, nella sinagoga di via Farini del capoluogo toscano è stata insignita, seppure post-mortem, del prestigioso riconoscimento “Giusta fra le nazioni” dello Yad Vashem di Gerusalemme. A ritirare la medaglia in sua vece è stato il nipote, Federico Sabatini, oggi ottantaseienne. La nonna, Maria Adelaide “Gina” Silvestri Sabatini, è stata ricordata per l’aiuto fornito a varie famiglie ebraiche nella fuga oltre il confine verso la Svizzera, svolgendo oltretutto un ruolo di cerniera con le forze alleate. Nella notte di Natale del 1943 accompagnò in terra elvetica la famiglia ebrea Della Pergola: fra loro anche il piccolo Sergio, di solo un anno di età, insieme alla mamma, alla nonna e al papà Massimo, che nel periodo dell’internamento svizzero inventò il Totocalcio. Alla cerimonia di giovedì scorso era presente anche Sergio Della Pergola, il salvato, oggi docente di Studi sulla popolazione ebraica all’Università di Gerusalemme che per l’appunto ha conferito al nipote di Gina Silvestri il riconoscimento.
A oggi la Commissione dello Yad Vashem ha riconosciuto 25mila Giusti in tutto il mondo. Tra questi figura Tullio Vinay, pastore valdese e senatore della Repubblica, fondatore del Centro ecumenico di Agape e del Servizio cristiano di Riesi, anche lui a Firenze in quegli stessi anni insignito del riconoscimento nel 1981.