Roma (NEV), 16 marzo 2016 – Non ha mai nascosto la sua avversione per PEGIDA, il movimento tedesco “contro l’islamizzazione dell’occidente”, ma a poche ore dall’esito delle elezioni regionali in Germania, che hanno visto l’avanzata del nuovo partito xenofobo AfD (Alternative für Deutschland), il vescovo luterano Heinrich Bedford-Strohm, presidente della Chiesa evangelica in Germania (EKD), non ha esitato a parlare di un pericoloso fenomeno anti-democratico. Chi simpatizza con questi movimenti deve aver chiaro che conferisce legittimità “ai discorsi destroidi di odio” che in quell’ambiente vengono espressi, e aggiunge: “dalle parole sui ‘traditori della patria’ agli attacchi incendiari contro i centri di accoglienza per rifugiati il passo è breve”. Se da una parte ha criticato fortemente chi sostiene una politica migratoria dei muri e dell’isolazionismo, dall’altra ha però sottolineato come la maggioranza dei tedeschi continui a voler aiutare le persone che chiedono protezione e rifugio. “Sono milioni i tedeschi che si impegnano a favore dei rifugiati e della loro accoglienza”, ha detto Bedford-Strohm. Ma per contrastare “la propaganda della destra radicale, occorre risolvere la crisi dei profughi a livello europeo e promuovere in Germania forti politiche di integrazione”, ha concluso.
Le elezioni regionali del 13 marzo nel Sachsen-Anhalt, Baden-Württemberg e Rheinland-Pfalz hanno visto rilevanti successi per la AfD, che nel primo dei tre Länder ha raggiunto addirittura il 24% dei consensi. “Sono preoccupato per l’alto numero di persone che nel nostro Paese hanno l’impressione di non essere ascoltate e capite”, ha dichiarato Joachim Liebig, presidente della Chiesa evangelica dell’Anhalt. Il presidente della Chiesa evangelica dello Pfalz, Christian Schad, valuta con moderata preoccupazione l’esito del voto nel suo Land: “Il fatto che l’85% dei voti sia andato comunque alle forze democratiche che finora hanno amministrato la nostra regione mi consola di fronte all’avanzata dell’AfD”, che ha ottenuto il 12,6% delle preferenze. E il Sinodo della Chiesa evangelica del Württemberg appena svoltosi a Stoccarda ha stanziato 13,4 milioni di euro da devolvere all’aiuto per i rifugiati in Germania e nei paesi di provenienza. “Una chiesa che non si preoccupa dei bisogni del suo prossimo, non è più la chiesa di Gesù Cristo nel mondo”, è stato il commento del vescovo luterano del Württemberg Frank Otfried July. Le questioni critiche del nostro tempo vanno affrontate e non possono essere lasciate in balia di “chi pensa solo di sfruttarle per il proprio capitale politico”, ha affermato July che non nasconde il fatto che le politiche migratorie europee siano in larga parte state fallimentari. Per “ridare un’anima all’Europa” le chiese dei paesi europei dovrebbero ulteriormente mettersi in rete. A questo proposito July vedrebbe bene anche la convocazione di un sinodo europeo.