Pace. I metodisti britannici celebrano i 100 anni dell’obiezione di coscienza in GB

Roma (NEV), 16 marzo 2016 – Domenica 20 marzo i metodisti britannici ricorderanno il Centenario dell’introduzione dell’obiezione di coscienza nella legislazione del Regno Unito (1916-2016). Lo faranno con uno speciale culto presso la Englesea Brook Chapel, antico centro della chiesa e sede di un importante museo del metodismo. Il culto sarà presieduto dal pastore Inderjit Bhogal, già presidente della Conferenza metodista britannica, e renderà omaggio a personaggi come Bert Brocklesby e Jack Foister che, insieme a molti altri di diverse provenienze e convinzioni, “furono abbastanza coraggiosi per dire no alla guerra”. “All’inizio della Grande Guerra – spiega Jill Barber, direttrice del museo di Englesea – molti metodisti wesleyani e primitivi, cioè appartenenti a quel movimento che intendeva riportare il metodismo allo spirito delle origini, dovettero interrogarsi profondamente riguardo alla guerra e alla pace. Alcuni decisero di non rispondere alla leva obbligatoria, affrontando così la prigione, la riprovazione delle loro famiglie e spesso anche delle loro chiese di appartenenza, in alcuni casi anche la morte. Per la loro coraggiosa presa di posizione la Gran Bretagna divenne il primo paese a riconoscere per legge il diritto all’obbiezione di coscienza”.

Il culto sarà trasmesso in streaming sulla pagina web www.methodist.org.uk/co100. Presso il museo della Englesea Brook Chapel è inoltre in esposizione la mostra “All’ultimo sangue: una comunità in guerra”.