Il Centro svizzero per l’islam dell’Università di Friburgo non sarà sottoposto a referendum popolare

Roma (NEV/ref.ch/VE), 23 marzo 2016 – Il “Centro Islam e Società” dell’Università di Friburgo (Svizzera), operativo – tra mille polemiche – dai primi del 2015, non sarà sottoposto a referendum popolare nel Canton Friburgo.

Lo ha deciso con 63 voti contro 18 il Gran Consiglio (parlamento cantonale), che ha rigettato l’iniziativa per la chiusura del Centro universitario lanciata dall’Unione democratica di centro (UDC), perché ritenuta anticostituzionale. L’UDC si è riservata la possibilità di ricorrere al Tribunale Federale. Il Centro, il primo nel suo genere, si occupa di ricerca accademica nell’ambito del dialogo interreligioso ed è finalizzato alla formazione e all’aggiornamento degli imam in Svizzera.

L’offerta formativa del Centro è concepita per fornire chiavi di lettura della società svizzera ai musulmani, e si rivolge in particolare agli imam autoctoni già attivi (che in Svizzera sono circa 180), oppure a membri di associazioni islamiche desiderosi di comprendere meglio il sistema politico e giuridico in vigore nel paese. Inoltre, vengono proposti corsi sull’Islam per persone che nella loro professione hanno contatti con musulmani: cappellani, insegnanti, poliziotti, impiegati pubblici, operatori dei servizi sociali.

Promotore del pionieristico progetto fu a suo tempo il valdese Antonio Loprieno, archeologo e già rettore dell’Università di Basilea, nonché già presidente della Conferenza dei rettori delle università svizzere (CRUS).