Roma (NEV), 4 maggio 2016 – In presenza di 500 rifugiati e un migliaio di volontari impegnati nell’accoglienza, il 6 maggio si aprirà con un concerto del cantautore tedesco Adel Tawil – di origine egiziana e tunisina – un “mini-Kirchentag” a Halle (Germania), promosso dalla Chiesa evangelica della Vestfalia (EKvW) al quale sono attesi ben 30mila visitatori.
Il motto del Festival internazionale che si svolgerà presso lo stadio “Gerry Weber” è: “Weite wirkt”, che con una parafrasi significa “l’apertura degli orizzonti ha i suoi effetti”, come spiega la presidente della EKvW, la teologa Annette Kurschus. “Come cristiani siamo dei ‘Global Player’ – ricorda la teologa -. Il nostro messaggio non conosce confini. L’Evangelo, la buona novella dell’amore di Dio, infrange i paraocchi del pensiero, supera le ristrettezze soffocanti, e libera sprigionando azione responsabile”. L’idea è di prepararsi al Giubileo della Riforma protestante del 2017 alzando lo sguardo al di là dei confini della Germania, perché, come recita il tema dell’anno 2016 delle chiese evangeliche: la Riforma è nell’unico mondo. Ed è a questo tema che saranno dedicate le numerose attività – concerti, workshop, dibattiti, mostre – che animeranno la tre giorni che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di: Olaf Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC);Heikki Huttunen, segretario generale della Conferenza delle chiese europee (KEK); eHeinrich Bedford-Strohm, presidente della Chiesa evangelica di Germania (EKD).
Sviluppo sostenibile, cooperazione internazionale, giustizia sociale, sono le grandi tematiche della piccola kermesse, e non mancherà l’attenzione al tema delle migrazioni, dell’accoglienza e dell’integrazione dei rifugiati con la partecipazione anche del progetto della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) “Mediterranean Hope” (MH), che la EKvW in questi due anni ha sostenuto con 300mila euro. Tra i relatori al Festival,Paolo Naso, coordinatore di MH – Programma rifugiati e migranti. Presenti anche Marta Bernardini, operatrice di MH a Lampedusa; Susanna Pietra, dell’Ufficio 8 per mille delle chiese metodiste e valdesi; e il pastore Tadesse Berhane, della chiesa evangelica eritrea, che racconterà la sua storia di profugo. MH avrà a disposizione una tenda nella quale saranno esposti i “Disegni dalla frontiera” di Francesco Piobbichi, operatore di MH impegnato sia a Lampedusa che per i “corridoi umanitari”. Proprio ieri, grazie a questo progetto promosso in partenariato da FCEI, Tavola valdese e Comunità di Sant’Egidio, sono giunti in Italia altri cento profughi in condizioni di forte vulnerabilità, portando a quasi 200 le persone che ad oggi hanno beneficiato del progetto, unico in Europa.