Roma (NEV/VE), 25 maggio 2016 – “Un imam, un rabbino, un pastore e un gesuita su un intercity…”, non è il principio di una barzelletta, ma è come lo scorso 22 maggio il Consiglio svizzero delle religioni (CSR) ha celebrato il suo decimo anniversario dalla fondazione: attraversando cioè tutto il paese in treno, da est a ovest, partendo dalla città sede vescovile di San Gallo, passando da Zurigo e Berna per arrivare infine a Ginevra, città di Calvino. Oltre ai membri del Comitato del CSR, a viaggiare sul “treno del dialogo” circa trecento invitati del mondo della politica, della società civile e della cultura.
Nel vagone-salone al centro del convoglio, i passeggeri hanno incontrato personalità svizzere legate a vario titolo al mondo della fede e alle tradizioni cristiane, ebraiche e musulmane. Per il presidente del CSR, pastore Gottfried Locher, nonché presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (FCES), l’iniziativa riflette il clima di intensa collaborazione esistente tra le comunità di fede in Svizzera”. Il CSR è composto da rappresentanti delle tre chiese cristiane ufficiali svizzere (cattolica romana, cattolica cristiana ed evangelica riformata), della comunità ebraica, delle chiese ortodosse e delle comunità islamiche. La piattaforma è interlocutore del governo federale.