Consultazione metodista. Alessandra Trotta verso la conclusione del suo settennato

Roma (NEV), 1 giugno 2016 – Missione, accoglienza diaconale dei rifugiati, ecumenismo, “Essere chiesa insieme” – il progetto a favore di realtà ecclesiali “meticce” -, ma anche il concetto di “vocazione”: questi alcuni dei temi discussi in occasione dell’annuale Consultazione metodista, svoltasi dal 27 al 29 maggio presso il centro di Ecumene a Velletri (RM).

La tre giorni è stata l’occasione per salutare e ringraziare la diacona Alessandra Trotta, che in agosto – col prossimo Sinodo delle chiese metodiste e valdesi – concluderà il suo mandato settennale quale presidente del Comitato permanente (CP) dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI). Trasformazione: questa forse la parola che secondo Trotta più caratterizza oggi la piccola comunità metodista italiana – 5000 membri di chiesa -, che grazie alla presenza da una parte dei più giovani, e dall’altra dei “nuovi italiani”, sta ritrovando nuova linfa. Quali sono invece le sfide? Sul sito chiesavaldese.org si legge: “Sono le sfide che sono davanti a tutte le chiese cristiane che stanno vivendo in questa Europa che ci piace sempre di meno: riuscire a dimostrare che si possono creare modelli alternativi. Non basta dire che la diversità è bella in un contesto in cui le diversità mettono a dura prova questa visione. Su questo le chiese possono dire parole importanti”.

La discussione sulla successione di Trotta è stata un’opportunità per ripensare il concetto di “vocazione”. Come ha spiegato il pastore Peter Ciaccio su Riforma.it: “La vocazione implica la responsabilità non solo del vocato, ma anche quella del ‘vocante’. In altre parole, chi chiama è corresponsabile dell’operato di chi è chiamato. Questo è un paradigma che ogni cristiano dovrebbe avere anche quando chiede a un fratello o una sorella di ricoprire un piccolo ruolo in un comitato o in una commissione”. La Consultazione metodista ha proposto come successore di Trotta alla presidenza dell’OPCEMI, che verrà votata in agosto al prossimo Sinodo metodista e valdese, la pastora Mirella Manocchio.