Antisemitismo. Luterani ed ebrei preoccupati per il crescente nazionalismo in Europa

La Commissione europea luterana per i rapporti con l’ebraismo ha celebrato i suoi 40 anni

Roma (NEV), 15 giugno 2016 – La “Commissione europea luterana per la chiesa e l’ebraismo” (LEKKJ) ha recentemente celebrato a Berlino il suo 40° anniversario. Considerata una significante promotrice di impulsi per il dialogo ebraico-cristiano in Europa, la sua conferenza annuale ha voluto mettere al centro della riflessione la dottrina della giustificazione. “Giustificati solo tramite la fede, senza le opere della legge – Scoglio tra cristiani ed ebrei?”: questo il titolo che ha animato i lavori cui hanno partecipato luterani ed ebrei provenienti da tutt’Europa.

In particolare, forte preoccupazione è stata espressa da più parti per l’adesione crescente in Europa ai partiti nazionalisti. Vista come una minaccia della convivenza pacifica tra religioni e culture, i partecipanti al convegno ravvisano in questa tendenza il rischio che non sia più il principio del dialogo ad essere determinante, ma che stiano prendendo il sopravvento ignoranza e campagne denigratorie che avvelenano il clima sociale.

La LEKKJ è l’unica rete europea di chiese evangeliche e di organismi nel campo del dialogo cristiano-ebraico che lavora continuativamente da quattro decenni. Fu fondata nel 1976 in Danimarca da otto chiese luterane e associazioni missionarie della Scandinavia, dei Paesi Bassi e della Germania. Oggi vi aderiscono più di 20 chiese luterane europee.

Negli anni la LEKKJ ha dato continuamente degli impulsi importanti per il dialogo ebraico-cristiano in Europa. Tra le pietre miliari della Commissione la dichiarazione di Driebergen (1990), significativo documento programmatico teologico, contenente concetti fondamentali come la condanna dell’antisemitismo, la sottolineatura della relazione unica tra cristianesimo ed ebraismo, l’ammissione della colpa legata all’esortazione ad espiarla (http://www.lekkj.eu).