Roma (NEV), 16 gennaio 2017 – Non accade tutti i giorni che la Festa di un ateneo cattolico venga dedicata alla Riforma protestante. E’ successo a Roma, presso la Pontificia Università Antonianum dove la Festa dell’Università e del Gran Cancelliere – che ricorda la proclamazione di Antonio da Padova quale Dottore della chiesa – ha avuto per tema “Nuove letture della Riforma”. Egualmente inusuale il fatto che tra i tre oratori principali comparisse anche una donna vescovo, precisamente l’arcivescova luterana di Uppsala (Svezia), Antje Jackelén, che lo scorso 31 ottobre ha accolto a Lund papa Francesco in occasione della commemorazione congiunta cattolico luterana che ha aperto ufficialmente gli eventi del V Centenario della Riforma. “Come luterani vogliamo ricordare questi 500 anni con responsabilità ecumenica e con consapevolezza globale”, ha affermato l’arcivescova che nel suo intervento ha sottolineato il percorso che dalla pubblicazione del documento luterano-cattolico “Dal conflitto alla comunione” ha portato alla preghiera comune di Lund. “Quel testo esprime un accordo tra le due confessioni sulla descrizione-narrazione della storia del XVI secolo e, al tempo stesso, definisce alcuni imperativi ecumenici per il futuro, la cui importanza va oltre il dialogo tra cattolici e luterani tanto da potersi applicare a qualsiasi altro dialogo ecumenico”.
Insieme a Jackelén è intervenuto il professor Riccardo Burigana dell’Istituto di studi ecumenici “San Bernardino” di Venezia, sul tema “Rinarrare la storia in modi nuovi: letture e riletture della storia della Riforma del XVI secolo”. Riferendosi al testo “Dal conflitto alla comunione”, Burigana ha ribadito che “il passato non può essere cambiato. Può invece cambiare il modo in cui se ne fa memoria e lo si rende presente. In questo senso, la Federazione luterana mondiale ha deciso di impegnarsi ecumenicamente in una rilettura dell’eredità della Riforma insieme agli altri cristiani. Una apertura alla quale papa Francesco ha risposto prontamente”.
L’intervento di Placido Sgroi, anche lui docente all’Istituto di studi ecumenici San Bernardino di Venezia, si è concentrato sul tema “Perennis Reformatio: chiesa della giustificazione e chiesa della misericordia verso una koinonia ecumenica”. La riflessione ha messo a confronto i concetti biblici di misericordia e giustificazione, evidenziati l’uno nel Giubileo indetto da papa Francesco, l’altro nella scoperta teologica fondamentale di Lutero della giustificazione per grazia mediante la fede. ”Due fiumi biblici, due espressioni dell’evangelo – ha detto Sgroi – che si irrigano reciprocamente e che ci permettono di testimoniare insieme l’evangelo”.