Roma (NEV), 17 gennaio 2017 – Si terrà nella chiesa metodista di Padova, questo venerdì alle 16, il funerale di Sandrine Bakayoko, la venticinquenne della Costa d’Avorio morta il 2 gennaio scorso nei bagni del “centro di prima accoglienza” di Conetta (frazione di Cona, in provincia di Venezia), un’ex base militare dove Bakayoko, arrivata in Italia nel settembre 2016, attendeva, insieme ad altre 1.300 persone, l’esito della sua richiesta d’asilo.
Su richiesta del marito, che ha reso noto al proprio legale la confessione evangelica della moglie, a celebrare i funerali sarà la pastora metodista Ulrike Jourdan. “Come credente mi sento di dire che aldilà della gestione dell’emergenza, che con i suoi grandi numeri sembra sovrastarci, bisogna rimanere capaci di vedere le persone. In una situazione già di per sé dolorosa, mi sembra un dramma dentro il dramma il fatto che le donne e gli uomini accolti in centri come quello di Cona non possano più essere visti come persone, ma solamente come un problema da risolvere”, ha dichiarato all’Agenzia Nev la pastora Jourdan. “Ritengo anche – ha proseguito la pastora – che la scelta dei servizi diaconali delle nostre chiese di accogliere le persone in piccoli nuclei diffusi sul territorio sia quella più adeguata. Solo così le vicende di donne e di uomini che hanno sofferto mantengono un volto che rimane impresso nelle nostre menti”.
L’allusione della pastora è al progetto-pilota dei “corridoi umanitari“, che nell’ambito di Mediterranean Hope la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) porta avanti da più di un anno insieme alla Tavola valdese e alla Comunità di Sant’Egidio. E’ significativo che al funerale di Bakayoko prenderanno parte anche 14 cittadini siriani che i corridoi umanitari hanno condotto a Padova tra l’ottobre e il dicembre scorso: muniti di visto “per motivi umanitari”, con un regolare volo di linea. “Con il principio dell’accoglienza diffusa, la Diaconia valdese (CSD) ha messo loro a disposizione 3 appartamenti in Corso Milano 6, proprio sopra la chiesa metodista – spiega Massimo Gnone, responsabile area migranti della CSD – si tratta di una storia di accoglienza, diversa e possibile, scritta sempre in Italia”.
Dopo il funerale, Sandrine Bakayoko avrà sepoltura nel vicino comune di Piove di Sacco.