Roma (NEV), 28 febbraio 2017 – Coriandoli, chitarre, bolle di sapone. E’ una festa la manifestazione nazionale che l’#Italiasonoanchio ha voluto a Roma in Piazza del Pantheon proprio di martedì grasso. Un “carnevale della cittadinanza” colorato dai più piccoli: bambini italiani, ma che stando alla legge vigente sono nati stranieri nel loro paese. Dal palco alla piazza, dal genitore alla maestra, la richiesta dei manifestanti è una sola: che il Senato approvi la riforma della legge sulla cittadinanza che la Camera ha già votato ad ampia maggioranza il 13 ottobre 2015. “C’è un milione di ‘italiani di fatto’ che vive senza diritti e senza doveri – ha tuonato dal palco Paula Vivanco del movimento #Italianisenzacittadinanza – i senatori non possono non ascoltare la nostra voce”.
Da più di un mese la ventina di associazioni della società civile che sostengono l’#Italiasonoanchio sono in piazza ogni martedì, al coro di #SenatoRispondi. Ai flash-mob organizzati nelle settimane passate hanno preso parte diversi esponenti politici nazionali – il ministro dei trasporti Graziano Delrio, l’ex governatore della Puglia Nichi Vendola, gli onorevoli Giuseppe Civati e Luca Pastorino, il senatore Luigi Manconi. Ma nonostante l’ampio consenso politico di cui sembra godere, la riforma – uno “ius soli temperato”, diverso dalla proposta d’iniziativa popolare su cui l’#Italiasonoanchio aveva raccolto più di 200.000 firme – continua a rimanere nel cassetto della Commissione Affari costituzionali del Senato.
“E’ una battaglia di civiltà – ha dichiarato dalla piazza l’ex ministra della salute Livia Turco, ricordando che la prima proposta di riforma fu depositata in Parlamento nel lontano 2000 -. Da quel primo tentativo sono passati diciassette anni, che cosa stiamo aspettando? Queste persone chiedono dignità, vogliono che la legge riconosca un loro sentimento: si sentono italiani. Mi stupisce che proprio le forze politiche che rivendicano il valore dell’italianità non riconoscano il sentimento di questi giovani”. Presente e ottimista circa il destino della riforma anche il presidente del Partito Democratico Matteo Orfini: “Stiamo parlando di un testo che alla Camera ha goduto di un consenso trasversale – ha dichiarato l’onorevole – per questo chi è in maggioranza ha il dovere di sbloccarla, calendarizzarla e se sarà necessario, porre la questione di fiducia”.
Fiduciosi che dalle parole si passerà ai fatti, i bambini della scuola Pisacane di Tor Pignattara hanno intonato tutti insieme Roma nun fa la stupida stasera. Dietro i loro compagni uno striscione: “Tutte e tutti cittadini di un’Italia senza confini”.
Insieme alla Federazione delle chiese evangeliche in italia (FCEI), l’#italiasonoanchio è promossa dalle seguenti organizzazioni: Acli, Arci, Asgi, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca, Comitato 1° Marzo, Comune di Reggio Emilia, Comunità di Sant’Egidio, Coordinamento Enti Locali Per La Pace, Emmaus Italia, Legambiente, Libera, Lunaria, Migrantes, Il Razzismo è Una Brutta Storia, Rete G2 – Seconde Generazioni , Tavola della Pace, Terra del Fuoco, Ugl, Uil, Uisp, #Italianisenzacittadinanza.
In piazza con L'Italia sono anch'io e movimento #italianisenzacittadinanza per ribadire che lo ius soli è una riforma non più rimandabile. pic.twitter.com/S4kvtOnpv8
— orfini (@orfini) February 28, 2017