Roma (NEV), 14 aprile 2017 – Il Premio 2016 per i diritti umani di WACC-SIGNIS è andato al documentario “Cahier africain”, realizzato dalla svizzera Heidi Specogna. “Il documentario offre una prospettiva molto umana riguardo all’orrore che le persone ordinarie sono costrette a subire in situazioni di conflitto, con particolare attenzione alle donne e ai minori”, si legge nella nota congiunta di WACC, l’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana, e SIGNIS, l’organizzazione cattolica sorella, che insieme sono partner in numerose giurie ecumeniche di vari Festival cinematografici.
Le prime riprese del documentario risalgono al 2008, ma il film nasce dalla scoperta di un quaderno di esercizi scolastici contenente più di 300 testimonianze di uomini, donne e ragazze centrafricane risalenti al 2002 e 2003, e che raccontano le violenze subite dai mercenari congolesi. Il film pone l’attenzione sulle vittime di tanta sofferenza, come per esempio Amzine, che ha partorito una bambina dopo essere stata stuprata, o come Fane, ferita da una pallottola al ginocchio e curata a Berlino. Mentre contro i loro perpetratori alla Corte penale internazionale dell’Aia sono in corso i processi per crimini di guerra, queste donne proseguono faticosamente la loro vita quotidiana. Fino a quando nella Repubblica centrafricana non scoppia un’altra guerra.
“Il destino di queste donne e dei loro figli dettato da violenza è una tragedia che il mondo non vuole vedere – afferma la regista Heidi Specogna che vive a Berlino -. Secondo alcune stime, in questi ultimi anni, 100mila donne sono state violentate nella regione”.
Il docu-film ha già ottenuto diversi riconoscimenti: insignito nel 2016 con la Colomba d’argento per il miglior film sulla democrazia e i diritti umani del Festival DOK di Lipsia, si era anche aggiudicato il Premio della giuria interreligiosa dello stesso Festival. Inoltre, vanta il titolo di miglior documentario 2017 del cinema svizzero.
Dal 2010 WACC e SIGNIS hanno istituito il “Premio per i diritti umani” per i documentari. Le due organizzazioni co-promuovono dal 14 al 17 giugno prossimi a Parigi il “Festival televisivo europeo di programmi religiosi”.
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