Roma (NEV), 8 maggio 2017 – Tra i primi leader religiosi della laica Francia a congratularsi con il neopresidente è stato il pastore François Clavairoly, presidente della Federazione protestante di Francia (FPF), che su Twitter ha scritto: “Felicitazioni a Emmanuel Macron, La FPF è rassicurata: le idee dell’estrema destra sono state bloccate. Nel nostro paese mille cose restando da fare”.
Félicitations à @EmmanuelMacron, la @FPFCom rassurée :les idées d'extrêmes droite sont barrées. Dans notre pays 1000 choses restent à faire.
— François Clavairoly (@clavairoly) May 7, 2017
Gli hanno fatto eco, sempre da Twitter, anche Haïm Korsia, Gran Rabbino di Francia, e Anouar Kbibech, presidente del Consiglio francese del culto musulmano, che alla vigilia delle elezioni presidenziali insieme a Clavairoly avevano lanciato un appello congiunto a favore del candidato di “En marche!”, contro Marine Le Pen del Front National.
E non sono mancate le congratulazioni di Nicolas Cadène, rapporteur generale dell’Osservatorio per la laicità, che al secondo turno si era schierato con Macron, secondo Cadène l’unico candidato in grado di garantire il principio della laicità nel paese d’oltralpe.
Les Français ont dit non au FN, à la haine, au repli et au déclinisme. Ils ont dit oui au renouveau et à l'espoir. Bravo à @EmmanuelMacron !
— Nicolas Cadène (@ncadene) May 7, 2017
Sul fonte della Conferenza episcopale di Francia (CEF) – che alla vigilia del voto da più parti aveva suscitato scontento per la mancata presa di posizione ufficiale contro Marine Le Pen – il tweet di congratulazioni a Macron è arrivato poco prima della mezzanotte dal portavoce e segretario generale della CEF, Olivier Ribadeau Dumas.
Dalle colonne del settimanale Réforme, il pastore Clavairoly a fine aprile aveva chiesto ai protestanti di Francia di recarsi alle urne, ricordando anche come Macron non fosse sprovveduto sul fronte religioso, tant’è che è stato assistente del filosofo Paul Ricœur (1913-2005), “uno dei nostri migliori pensatori protestanti”.
Per l’occasione la radio France Culture ripropone cinque interviste a Ricœur, che amava definirsi “filosofo e protestante”, rifiutando l’appellativo di “filosofo protestante”.
Qui est Paul Ricoeur, le philosophe dont se réclame Emmanuel Macron ? 5 entretiens avec ce grand penseur https://t.co/pSfBToJuaA pic.twitter.com/Upv0279UGl
— France Culture (@franceculture) May 8, 2017