Roma, 16 Maggio 2017, (NEV/CS19) – “Mossi dall’insegnamento di amore e accoglienza consegnatoci dall’evangelo di Gesù Cristo, condanniamo con forza ogni violenza e discriminazione sulle persone LGBT”. Questo è il messaggio lanciato dalla pastora Mirella Manocchio, presidente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI), in vista della Giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia che cade domani, 17 maggio. Un messaggio forte, accompagnato dall’esortazione a tutte le chiese metodiste italiane a “farsi sempre più ‘santuari di accoglienza e sostegno” verso chi è discriminato per ragioni di orientamento sessuale.
La presa di posizione è stata resa nota oggi pomeriggio con un comunicato stampa dell’OPCEMI ed ha già visto l’adesione del presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Luca Maria Negro, del decano della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), pastore Heiner Bludau, e del presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), Giovanni Arcidiacono. Di seguito il testo integrale del comunicato:
“Ogni giorno le cronache ci raccontano delle violazioni dei diritti umani in molte parti del mondo. Discriminazioni, violenze e persecuzioni per motivi religiosi, per differenze etniche e per l’orientamento sessuale. La ‘colpa’ consisterebbe nel non obbedire alla ‘normalità’ imposta dai propri oppressori.
Anche nella civile Europa le persone LGBT sono tuttora oggetto di violenze a causa di una diversa normalità. Le chiese evangeliche metodiste in Italia – attraverso l’OPCEMI suo organo esecutivo – in occasione di questa settimana in cui si celebra la Giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia, vogliono denunciare con forza questa situazione e ribadire il proprio NO ai ripetuti soprusi e atti di violenza nei confronti delle persone LGBT. Atti che in alcune parti del mondo si traducono in condanne a morte; in torture e campi di prigionia come in Cecenia, in discriminazioni e arresti come in Russia; atti che mirano a ridurre al silenzio e alla eliminazione di qualsiasi forma di differenza, in modo specifico quelle relative all’orientamento sessuale e/o affettivo in nome di una presunta normalità.
Oggi noi condanniamo con forza ogni violenza e discriminazione sulle persone LGBT, e lo facciamo mossi dall’insegnamento di amore e accoglienza consegnatoci dall’evangelo di Gesù Cristo. Invitiamo tutte le nostre chiese ad essere sempre più ‘santuari’ di accoglienza e sostegno verso le persone LGBT e verso ogni persona raggiunta da discriminazione”.