Roma (NEV), 07 giugno 2017 – Katharina von Bora, donna istruita e abile amministratrice, studia latino, aritmetica e medicina; sposa Lutero nel 1525 e diventa madre di 6 figli naturali e di 4 figli adottivi. Lutero si rivolge a lei come “Al mio amabile, caro signore Katharina Luterina, Dottoressa e predicatrice a Wittenberg” e come “Caro signor Käthe!”, con un appellativo maschile, in virtù delle sue doti decisionali e della stima, anche in campo teologico, che il riformatore riponeva nella amata moglie, firmandosi “Il Vostro devoto servo”.
Dell’epistolario tra Lutero e von Bora sono rimaste 21 lettere. La prima, del 4 ottobre 1529, inizia con il resoconto dei colloqui religiosi di Marburgo. L’ultima è del 14 febbraio 1546, quattro giorni prima della sua morte. La raccolta, pubblicata dalla Claudiana, è curata da Reinhard Dithmar, studioso di teologia, germanistica, filosofia e pedagogia, e ci fa conoscere una dimensione intima e privata sia di Lutero sia del rapporto tra moglie e marito.
Il volume è arricchito con una cronologia, con illustrazioni e con un capitolo dedicato agli appellativi usati da Lutero per Katharina.
Martin Lutero, Lettere a Katharina von Bora, a cura di Reinhard Dithmar (ed. Claudiana, pagg. 71, euro 8.50).