Roma (NEV), 14 giugno 2017 – La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) “sostiene le ragioni della campagna mondiale per il disinvestimento dalle fonti fossili, coerente con gli accordi di Parigi in occasione della COP21”. E’ quanto ha deciso il Consiglio della FCEI nella sua ultima seduta, aderendo a una campagna che si sta estendendo a un numero sempre maggiore di chiese e organizzazioni ecclesiastiche in ogni parte del mondo.
“Da sempre le chiese si sono poste il problema di investire i propri soldi in modo etico. Si è così fatta più forte l’esigenza di agire per una finanza orientata alla sostenibilità ambientale, disinvestendo dalle energie fossili e investendo in energie rinnovabili”, ha spiegato Maria Elena Lacquaniti della Commissione Globalizzazione e ambiente (GLAM) della FCEI.
Proprio Lacquaniti ha partecipato all’incontro “’Laudato sì’ per la transizione energetica e una finanza sostenibile”, tenutosi a Bologna lo scorso 8 giungo nell’ambito della manifestazione #ALL 4 THE GREEN, concomitante al G7 Ambiente svoltosi nella città dotta.
Durante l’incontro – promosso dalla Federazione degli organismi cristiani Servizio internazionale volontario (FOCSIV), la Curia arcivescovile di Bologna e l’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza episcopale italiana (CEI) – Lacquaniti ha ufficialmente consegnato a Riccardo Rossella coordinatore della Campagna #Divestitaly, il testo dell’impegno della FCEI al non investimento in energie fossili.
“Come rappresentante della GLAM – ha aggiunto Lacquaniti – ho inoltre potuto portare la nostra esperienza di EcoComunità, inserite nelle buone pratiche presentate al convegno”. L’incontro di Bologna è stata una “occasione di condivisione cristiana”, sottolineando come i temi ambientali costituiscano un elemento consolidato della riflessione e collaborazione ecumenica tra chiese cristiane.