Il Consiglio metodista britannico adotta per i propri dipendenti il Living Wage

Roma (NEV), 31 luglio 2017 – Il Consiglio metodista britannico è stato ufficialmente inserito tra i datori di lavoro che applicano il Living Wage, il salario minimo di sussistenza dignitosa. L’organo esecutivo della Chiesa metodista di Gran Bretagna ha infatti deciso di applicare quale base minima salariale per i 220 dipendenti dei propri uffici la somma definita ogni anno dalla Living Wage Foundation, secondo le ricerche della Loughborough University.

Il salario minimo di sussistenza dignitosa è calcolato in base all’effettivo costo della vita e si distingue dal National Minimum Wage, il salario minimo garantito, più basso, definito dal governo in base alla media degli attuali salari. Il Consiglio metodista lo applicherà a tutti i propri dipendenti indifferentemente dal tipo di contratto.

“La giustizia sociale è parte della tradizione metodista – ha spiegato Nick Moore, consulente del Consiglio Metodista -. Crediamo che un lavoro, soprattutto quello a tempo pieno, debba garantire a una persona il necessario per vivere.

“La realtà nel Regno Unito è spesso un’altra – ha continuato Moore -. Oggi un terzo dei bambini che vivono in povertà appartiene a famiglie in cui gli adulti hanno un lavoro a tempo pieno. Per questo il Consiglio metodista ha deciso di accreditarsi come datore di lavoro che applica il Living Wage: per sostenere il diritto dei lavoratori di essere pagati in base a quanto è necessario per vivere dignitosamente”.