Torre Pellice (NEV), 22 agosto 2017 – Il premio della Giuria ecumenica del settantesimo Festival di Locarno (2-12 agosto) è andato a “Lucky” del regista americano John Carroll Lynch. Il premio di 20.000 franchi svizzeri, offerto dalla Chiesa evangelica riformata e dalla Chiesa cattolico-romana svizzera, è destinato a promuovere la diffusione della pellicola nelle sale cinematografiche elvetiche. Protagonista del lungometraggio, che esplora in maniera seducente il senso della vita nell’incontro con la morte, è l’attore novantunenne Harry Dean Stanton – famoso per il suo ruolo in “Paris Texas” di Wim Wenders. Nelle sue motivazioni la giuria sottolinea l’evoluzione del personaggio principale nel corso del film: “Lucky, anche se impaurito, arrabbiato e solo, impara a poco a poco ad amare il prossimo e persino a riconoscere la possibilità di un’esistenza sostenuta dalla spiritualità”. Il regista, da parte sua, ha espresso profonda riconoscenza: “Che un film così sfrontatamente ateo possa vincere un simile premio è una cosa molto motivante per me”.
Due invece le menzioni andate a “Vinterbrødre (Winter Brothers)” di Hlynur Pálmason (Danimarca, Islanda), e “Qing Ting Zhi Yan (Dragonfly Eyes)” di Xu Bing (Cina, Stati Uniti).
Il primo guida lo spettatore in una miniera: due fratelli traumatizzati si battono per un po’ d’amore in un mondo di duro lavoro, di traffico d’alcol e di assenza di vita sociale; la pellicola mostra bene, tramite immagini crude, come la vita possa diventare, sotto determinate condizioni, particolarmente difficile, al contempo risvegliando un forte desiderio d’umanità. Xu Bing, invece, inventa la storia di una coppia che diventa prigioniera dei mezzi di comunicazione nel XXI secolo. Ci mostra, con una regia sperimentale dell’immagine, che la tecnologia può sì ridurre le distanze, ma alla fin fine non apporta alcun contributo alla prossimità umana.
Trailer ufficiale del film “Lucky”
La Giuria ecumenica internazionale era composta da esperti cinematografici evangelici e cattolici: Joachim Valentin, presidente (Germania); Monique Béguin (Francia); Arielle Domon (Francia); Lukas Jirsa (Repubblica Ceca); Robet K. Johnston (Stati Uniti); Rinke van Hell (Olanda).